Le consigliere di maggioranza di Palma Campania hanno denunciato con fermezza la diffusione, sui profili social di un dirigente scolastico, di contenuti offensivi e inappropriati diretti alle esponenti della pubblica assise palmese. Nel post incriminato, oltre a un’espressione denigratoria rivolta alle consigliere, compare anche la foto della pubblica assise riunita, un contesto istituzionale che avrebbe dovuto essere tutelato e rispettato.
L’episodio risulta particolarmente preoccupante poiché si verifica durante la settimana dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, richiamando l’attenzione su una forma di aggressione sempre più diffusa: la violenza verbale e digitale, tema principale delle celebrazioni e oggetto di forte dibattito giuridico e istituzionale.
“Un dirigente scolastico, figura chiamata quotidianamente a educare al rispetto, alla dignità e alla corretta relazione, dovrebbe rappresentare un modello per studenti, famiglie e personale docente”, hanno dichiarato le consigliere di maggioranza.
Alla luce della gravità dei fatti, le esponenti annunciano che presenteranno un esposto al Provveditorato agli Studi, chiedendo una rigorosa valutazione del comportamento assunto dal dirigente sui suoi canali social ufficiali.
Le consigliere ricordano che la scuola rappresenta il primo luogo di formazione e consapevolezza, e che nulla può essere sottovalutato quando si parla di linguaggi offensivi e comportamenti denigratori. Contestualmente, rivolgono un appello alle consigliere di opposizione, al personale scolastico e all’intera cittadinanza affinché stigmatizzino pubblicamente l’accaduto.
Secondo loro, “unendo le voci e costruendo una rete, principalmente tra donne, è possibile contrastare con efficacia la violenza di genere, fenomeno che nasce culturalmente prima ancora che giuridicamente”. E aggiungono: “Noi che sediamo in Consiglio dobbiamo denunciare per noi stesse e per tutte le donne che rappresentiamo, specialmente per quelle che non hanno forza e strumenti per difendersi da sole”.
Le consigliere sottolineano che “la politica e le istituzioni devono essere luogo di rispetto, responsabilità e tutela della persona”. Ribadiscono quindi il loro impegno affinché “nessuna donna debba più essere oggetto di linguaggi offensivi o comportamenti denigratori, in nessun luogo, e nemmeno sul web”.
La nota è firmata da Mariagiovanna Peluso, Donatella Isernia e Giuditta Simonetti, che chiedono una risposta ferma e condivisa da parte dell’intera comunità.










