Nell’ultimo Consiglio Comunale a Scafati, del 28 novembre scorso, è stata approvato, con 12 voti favorevoli, una variazione di Bilancio in entrata relativa a fondi ministeriali destinati alle politiche sociali. Relativamente alle variazioni approvate e alle dichiarazioni di una parte dell’opposizione, il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti ha così dichiarato:
“Si trattava di una variazione di Bilancio e non dell’approvazione del Bilancio, motivo per cui la maggioranza semplice era sufficiente, non essendo prevista una maggioranza qualificata dal nostro Statuto (art.100). Le norme restrittive non ammettono analogie né interpretazioni estensive: secondo il nostro Statuto, le variazioni di Bilancio si approvano a maggioranza semplice”. È sempre stata questa l’interpretazione adottata anche dalle precedenti amministrazioni ha poi sottolineato il primo cittadino.
Da una certa opposizione un mossa premeditata che ha denotato solo scarsa conoscenza delle norme
“Ricordo perfettamente il momento in cui una certa opposizione ha abbandonato compatta l’aula durante il Consiglio: una mossa evidentemente premeditata, ma studiata male. Dovranno impegnarsi di più, perché ancora una volta dimostrano una scarsa conoscenza delle norme della pubblica amministrazione. Da una parte predicano la pace, dall’altra corrono dal Prefetto per tentare di mandarmi a casa“.
Aliberti: “Lascio l’incarico a febbraio”
Poi l’annuncio del ritorno alle urne per Scafati: “Voglio rassicurarli: con tutto questo clima di ostilità sarò io stesso, a lasciare l’incarico nel mese di febbraio. Torneremo alle urne per restituire alla città la possibilità di essere amministrata con serenità.
Oggi provano – ha continuato Aliberti – ad attaccare i nostri funzionari, professionisti che operano qui per competenza e capacità, non certo come chi non legge e non studia le norme, ciucci politici che poi pretendono di impartire lezioni.
“Non sono mai riusciti a vincere politicamente contro di me e non ci riusciranno”, ha concluso Pasquale Aliberti, dichiarando che proprio questo è “il vero motivo della loro rabbia. Ecco perché riversano il loro risentimento contro la mia persona, contro questa amministrazione e contro le persone perbene di cui ho scelto di circondarmi”.









