Il leader di Noi di Centro e sindaco di Benevento, Clemente Mastella, esprime il suo netto dissenso rispetto alla linea adottata dal presidente eletto della Regione, Roberto Fico, in merito all’esclusione di consiglieri e candidati dalla futura Giunta. Mastella sostiene che chi ha partecipato alla campagna elettorale “mettendoci la faccia” non possa essere escluso a favore di figure esterne, definendo la scelta una “ingiustizia politica”. Pur ribadendo la propria lealtà nei confronti di Fico, il sindaco non nasconde il suo “profondo e radicale disaccordo” rispetto a una decisione che considera penalizzante per la rappresentanza.

Mastella critica duramente il presidente eletto: “Così non va e il primo passo in Campania del campo largo è un passo falso. Pensavamo fosse archiviata definitivamente la logica bonapartista e tolemaica per cui si decide, sulla testa di tutti, con la propria testa. La linea dello stop ai consiglieri viola il principio della rappresentanza, offende gli elettori e nega principi democratici universali”.

Nella sua nota ricorda come in altri contesti istituzionali europei e italiani tale impostazione non esista: in Francia, ad esempio, l’eletto all’Assemblea può entrare al Governo grazie al meccanismo della supplenza; in Puglia, lo Statuto regionale impone che la maggior parte degli assessori provenga dai consiglieri eletti. Mastella richiama anche gli esempi dei Governi Conte, composti da numerosi parlamentari con incarichi ministeriali.

La formula che ha in mente Fico – aggiunge Mastella – è una bizzaria istituzionale, peraltro escogitata ex post: le regole vanno stabilite prima del fischio d’inizio della partita, non dopo”.

Il leader di Noi di Centro sottolinea che, se davvero ci sarà spazio in Giunta per segretari nazionali ed ex ministri, allora anche lui ha titolo per avanzare la propria candidatura, mettendo sul tavolo “il suo nome e la sua storia”. Richiama inoltre le esperienze precedenti in cui la presenza di esterni nelle Giunte regionali, secondo lui, non ha funzionato, poiché tali figure finiscono per diventare “prigionieri politici” del presidente, svincolandosi dai partiti che li hanno sostenuti.

In conclusione, Mastella invita Fico a rispettare il ruolo dei partiti che hanno contribuito alla vittoria elettorale e ad “usare un metodo semplice che è sempre il più efficace e collegiale: rispettare le indicazioni di chi ha composto la squadra vincente”. L’unico modo per mantenere coerenza politica e rispetto verso gli elettori.

Filippo Raiola

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