Il Napoli spezza la Signora al Maradona: doppietta di Hojlund, Juve ko e vetta riconquistata

Vittoria pesantissima nello scontro diretto con la Juventus: il Napoli domina per intensità e qualità, sale a 31 punti, supera l’Inter e torna capolista, trascinato da Hojlund e da uno straordinario Neres

Il Napoli, dopo Atalanta e Roma, batte anche la Juventus per 2-1, allo stadio Diego Armando Maradona, si riprende la vetta della Serie A con 31 punti e manda un segnale fortissimo alle rivali. Decisiva la doppietta di Rasmus Hojlund, che piega i bianconeri nel big match e regala ad Antonio Conte la prima vittoria diretta contro Luciano Spalletti da avversario. Gli Azzurri confermano l’imbattibilità casalinga, lascia la Juve a 23 punti, e si gode una serata di dominio tecnico, tattico e mentale davanti a un Maradona ancora una volta decisivo.

Napoli-Juventus: emergenza e scelte iniziali

Entrambi gli allenatori affrontano il match con assenze pesanti, ma le scelte iniziali segnano subito la partita. Conte conferma il 3-4-3 già visto contro Roma e Atalanta, affidandosi a Neres, Hojlund e Lang nel tridente offensivo. Spalletti sorprende rinunciando a una punta vera e schierando Yildiz come riferimento offensivo, con Conceição e McKennie alle spalle.

L’accoglienza per l’ex allenatore azzurro è fredda: niente applausi, qualche fischio, con il Maradona subito concentrato a spingere il Napoli.

Avvio azzurro e vantaggio firmato Hojlund

Parte forte il Napoli, mostrando da subito maggiore intensità e organizzazione. Al 6’ Neres dialoga con i centrocampisti e mette un cross velenoso che trova McTominay che stacca indisturbato ma manda di poco a lato. È il preludio al gol che arriva appena un minuto dopo.

Di Lorenzo fa correre Neres, autentica spina nel fianco per tutta la partita, che salta in velocità Koopmeiners e crossa in mezzo per Hojlund. Il danese si fa trovare nel posto giusto e trova la zampata vincente per il vantaggio che infiamma ulteriormente un Maradona già bollente.

Il Napoli insiste, la Juve fatica a reagire

I partenopei continuano a spingere e al 26’ sfiorano il raddoppio: Di Lorenzo, sugli sviluppi di un corner, colpisce di testa disegnando una parabola insidiosa, con Di Gregorio costretto a deviare sopra la traversa. Nel finale di primo tempo ancora McTominay protagonista: al 46’ anticipa tutti sul primo palo e di testa scheggia il legno.

La Juventus, almeno nella prima frazione, fatica a imporsi: la qualità di Yildiz si intravede solo nel finale del primo tempo, quando il turco illumina parzialmente parzialmente i bianconeri: la sensazione è che la Signora sia rimasta imbrigliata nel tentativo iniziale di Spalletti di giocare senza un riferimento offensivo fisso.

Ripresa, il pareggio bianconero e la reazione azzurra

La ripresa si apre con un Napoli ancora propositivo: al 49′ Hojlund va vicino al gol con un tiro a incrociare che Di Gregorio devia in angolo. La partita però cambia al 59′: su una ripartenza costruita da McKennie, Yildiz riceve sul filo dell’area, si accentra e con un tocco di precisione trova l’angolino per l’1-1, sorprendendo la difesa partenopea. Primo tiro in porta della Juve e gol beffardo che mette un po’ di ansia al Maradona.

La Juventus inoltre prende coraggio e alza il baricentro; Spalletti inserisce forze fresche (Kostic e Openda) per provare a chiudere il match, ma il Napoli sfrutta lo sbilanciamento avversario per colpire di nuovo.

Il gol decisivo: Hojlund firma la doppietta e il Maradona esplode

Al 78′ arriva la giocata che decide il match: su cross di Neres dalla destra, McKennie devia di testa ma il suo intervento diventa un assist involontario per Hojlund, che da due passi insacca di testa la personale doppietta e il 2-1. La rete dimostra ancora una volta la grande presenza dentro l’area del centravanti danese e la capacità del Napoli di sfruttare le indecisioni avversarie. Nel recupero la Juventus tenta l’ultimo assalto ma il tiro di Zhegrova al 94′ è centrale e Milinkovic-Savic blocca senza problemi, consegnando i tre punti agli azzurri.

Le parole di Spalletti: ammissione di inferiorità

Nel post gara, Luciano Spalletti analizza la sconfitta senza cercare alibi. “Il Napoli è andato più forte di noi, sono una squadra forte, in condizione, con struttura, corsa e qualità. Noi abbiamo perso spesso palla e poi ci hanno fatto correre”. Il tecnico bianconero difende la scelta iniziale senza punte, ma ammette le difficoltà nel far girare il pallone e nel creare superiorità a centrocampo.

Conte esalta il gruppo e l’emergenza superata

Soddisfatto Antonio Conte, che sottolinea il momento delicato vissuto dalla squadra. “Stiamo attraversando una grande difficoltà numerica, ma chi gioca risponde sempre presente con grande senso di responsabilità. Abbiamo giocato con grande energia e rigore tattico, facendo cose incredibili in emergenza”.

Il tecnico azzurro rimarca anche la crescita del gruppo. “Questi ragazzi sono cresciuti tanto e questo mi riempie d’orgoglio. Ora dobbiamo riposare e poi pensare alla trasferta di Lisbona”.

Il messaggio di De Laurentiis e il Maradona protagonista

A celebrare la serata è anche il presidente Aurelio De Laurentiis, che affida ai social il suo entusiasmo. “Una grande serata, tifosi straordinari e il condottiero alla guida di una magnifica squadra. Forza Napoli sempre”.

Significato della vittoria: classifica e morale

Con questo successo il Napoli mette in fila tre grandi vittorie consecutive (Atalanta, Roma, Juventus), sale a 31 punti e si ritrova momentaneamente in vetta alla Serie A, in attesa dell’esito della gara del Milan domani sera con il Toro in trasferta. Per la Juventus, invece, è una sconfitta che complica la stagione: i bianconeri restano fermi a 23 punti e pagano un gap di mentalità e tenuta nel confronto diretto con i campioni d’Italia. Per Conte è la prima vittoria nei confronti diretti con Spalletti, un segnale importante per la sua gestione in questa fase di emergenza.

Note tattiche e considerazioni sul gioco

Il successo del Napoli si fonda su alcuni elementi chiave: il 3-4-3 ha garantito ampiezza e supporto a Hojlund, mentre le catene laterali, in particolare l’azione di Neres, hanno creato superiorità numerica e pericoli costanti. La Juventus, con l’idea iniziale di giocare senza una punta, ha cercato palleggio e equilibrio ma ha finito per perdere riferimenti offensivi, concedendo spazi alle ripartenze azzurre. Il cambio di modulo nella ripresa non è bastato a invertire il corso della partita. Inoltre, il fatto che il Napoli abbia saputo gestire la partita pur con molte assenze dimostra una profondità mentale e tattica che fa ben sperare i tifosi.

Impatto per i tifosi e appuntamenti futuri

La vittoria al Maradona ha confermato il tempismo e la determinazione del Napoli in questo inizio stagione: la squadra mostra carattere, capacità di adattamento e incisività in area. I tifosi del Napoli possono festeggiare una serata che aveva in sé attese e tensioni e che si è trasformata in una celebrazione collettiva del gruppo guidato da Conte.

Prossimo impegno ufficiale per gli azzurri: viaggio in Portogallo per la sfida contro il Benfica, mentre in campionato il calendario, dopo impegni che si presentavano tosti, adesso sembra prevedere per gli azzurri un po’ di discesa, anche se per mantenere la vetta non bisogna mai sottovalutare alcun avversario.

I numeri della gara: il Tabellino

NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic 6; Beukema 6, Rrahmani 6.5, Buongiorno 6; Di Lorenzo 6, Elmas 5.5, McTominay 6.5, Olivera 5.5 (24′ st Spinazzola 6); Neres 7.5 (35′ st Politano sv), Hojlund 8, Lang 6 (41′ st Vergara sv). In panchina: Contini, Ferrante, Marianucci, Mazzocchi, Juan Jesus, Lucca, Ambrosino. Allenatore: Conte 7.

JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6.5; Kalulu 5.5, Kelly 5, Koopmeiners 5; Cambiaso 5.5 (26′ st Kostic 5.5), Locatelli 6, Thuram 6 (37′ st Zhegrova sv), Cabal 5.5 (1′ st David 5.5); Conceicao 5.5 (31′ st Miretti 6), McKennie 5.5; Yildiz 7 (31′ st Openda 6). In panchina: Perin, Scaglia, Felipe, Joao Mario, Rouhi, Adzic. Allenatore: Spalletti 5.5.

Reti: 7’ pt Hojlund, 14’ st Yildiz, 33’ st Hojlund.
Arbitro: La Penna.
Ammoniti: Buongiorno, Kalulu, Beukema.
Angoli: 9-0 per il Napoli.
Recupero: 1’ pt; 4’ st.

Pasquale Cirillo

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