A Castellammare di Stabia si allarga la bufera politica dopo le dichiarazioni di Francesco Dinacci, commissario del Partito Democratico, che ha diffuso una nota chiedendo una riflessione seria e profonda sulla città e indicando come priorità assoluta il contrasto alla camorra, alla luce delle inchieste in corso e delle recenti vicende politiche.
La camorra e il quadro tracciato dal commissario Pd
Nella sua nota, Dinacci delinea un quadro definito allarmante sullo stato della città, soffermandosi sulla forza e sul radicamento della criminalità organizzata nel territorio stabiese.
“Credo sia giunta l’ora di una riflessione molto più seria e profonda sulla città di Castellammare di Stabia. La camorra è forte, radicata, non intende arretrare e agisce costruendo legami con pezzi di società e di economia“, ha scritto il commissario del Pd.
Secondo quanto evidenziato, le indagini giudiziarie in corso starebbero facendo emergere possibili intrecci tra criminalità organizzata e soggetti candidati ed eletti in Consiglio comunale, aprendo un fronte di forte preoccupazione politica e istituzionale.
Le inchieste e i riflessi sul Consiglio comunale
Dinacci richiama esplicitamente le inchieste giudiziarie che avrebbero svelato contatti e relazioni critiche, sottolineando il posizionamento del Partito Democratico a sostegno del lavoro della magistratura.
“Le inchieste in corso svelano possibili intrecci tra criminalità organizzata e soggetti che si sono candidati e sono stati eletti in Consiglio Comunale. Il PD ha sempre sostenuto lo sforzo encomiabile della Procura e delle forze dell’ordine per liberare la città dalla camorra”, si legge nella nota.
Il commissario ricorda inoltre come il partito avesse già chiesto un atto politico immediato per tutelare l’amministrazione e la città.
Le dimissioni e l’allontanamento dalla maggioranza
Nel testo viene ricostruita anche la sequenza degli ultimi atti politici, a partire dalla richiesta di allontanamento di due consiglieri coinvolti nelle indagini.
“Nei giorni scorsi avevamo chiesto e condiviso col Sindaco, che è una persona perbene, l’immediato allontanamento dalla maggioranza di due consiglieri coinvolti nelle indagini, e ieri arrivano le dimissioni di un eletto tra questi”, afferma Dinacci.
Secondo il commissario Pd, si tratterebbe di atti importanti, ma non sufficienti ad affrontare in modo strutturale il problema che la città si trova ad affrontare. “Sono atti importanti ma non risolutivi del problema che abbiamo di fronte”.
La richiesta di una visione complessiva per la città
Dinacci richiama la necessità di un salto di qualità politico e culturale, capace di leggere sia i risultati ottenuti che i limiti di una fase storica.
“Ora credo serva ragionare con una visione complessiva. Servirebbe un salto di qualità chiaro e visibile, capace di leggere le sfide aperte, i risultati raggiunti ma anche i limiti di una stagione storica e di proiettare la città in avanti”, scrive nella nota.
L’obiettivo indicato è quello di evitare che la crescita civile ed economica di Castellammare resti fragile e condizionata dal contesto criminale.
Il ruolo dell’Osservatorio contro la camorra e di Sandro Ruotolo
Nel ragionamento del commissario Pd trova spazio anche il lavoro dell’Osservatorio contro la camorra, citato come esempio di analisi approfondita e puntuale.
“L’Osservatorio contro la camorra aveva segnalato meritoriamente alcune analisi precise, sulla base di un lavoro attento di studio, anche grazie al contributo positivo di Sandro Ruotolo, da sempre attento nell’impegno contro la criminalità organizzata”, evidenzia Dinacci.
Il riferimento sottolinea la necessità di fare tesoro di studi e segnalazioni già emerse per orientare le scelte future.
Politica e istituzioni chiamate a interrogarsi
Dinacci chiama in causa la politica locale e regionale e le istituzioni stabiesi, invitandole a una riflessione profonda sulla fase attuale.
“La politica, locale e regionale, e l’istituzione stabiese, ora, si devono interrogare seriamente sulla città e sui problemi gravi che questa fase pone in evidenza”, scrive ancora il commissario, evidenziando il rischio di una crescita strutturalmente debole se il problema non viene affrontato con decisione.
Il contrasto alla camorra come priorità assoluta
Nel passaggio conclusivo della nota, Dinacci ribadisce con forza la centralità della lotta alla camorra come asse portante dell’azione politica e istituzionale.
“È per questo che il contrasto alla camorra deve essere la priorità assoluta a Castellammare come in tanti territori del napoletano, senza sottovalutazioni e con la forza necessaria per produrre una rottura culturale nel contesto sociale, di liberazione e di sviluppo autentico”. Il commissario Pd apre infine alla possibilità di un percorso di confronto politico più ampio.
L’ipotesi di una grande assemblea cittadina
Secondo quanto annunciato, il Partito Democratico potrebbe farsi promotore di una fase di riflessione condivisa con tutte le realtà impegnate contro la criminalità organizzata.
“Il PD, con la sua forza, può aprire ora una riflessione, libera e aperta, che potremo concludere con una grande assemblea con tutte le forze sane che resistono contro la camorra e sono interessate al futuro della città”, conclude la nota diffusa da Francesco Dinacci.










