Con l’avvicinarsi del Capodanno, cresce l’allerta sul fronte dei botti illegali e sull’uso improprio degli artifizi pirotecnici. A Napoli e provincia, dall’inizio dell’anno, il nucleo artificieri del Comando Provinciale dei Carabinieri ha sequestrato e distrutto 44 chili di esplosivo, oltre a 3 granate da guerra e 2 bombe a mano, rinvenute nel corso di diverse operazioni sul territorio.
Un bilancio che evidenzia come inconsapevolezza, immaturità e ignoranza, se associate all’uso dei botti, possano trasformarsi in un pericolo concreto e talvolta letale. È proprio contro questi fattori che opera quotidianamente l’attività degli artificieri, impegnati non solo nella repressione, ma soprattutto nella prevenzione.
Informazione e prevenzione tra i banchi di scuola
L’azione dei carabinieri non si limita ai sequestri. In prossimità delle festività natalizie, gli artificieri incontrano gli studenti, in particolare delle scuole medie, con l’obiettivo di favorire una reale presa di coscienza sui rischi legati all’utilizzo degli artifizi pirotecnici.
Durante gli incontri viene spiegato come i botti illegali possano essere assimilati a veri e propri IED (Improvised Explosive Devices), poiché realizzati senza controlli, in ambienti non idonei e da persone prive di competenze tecniche. Tuttavia, l’attenzione non è rivolta esclusivamente ai prodotti illegali: anche i fuochi d’artificio legali, se utilizzati in modo scorretto, possono causare incidenti gravi.
Per rendere il messaggio più incisivo, gli artificieri mostrano immagini reali di ferite provocate dall’uso improprio dei botti. Un richiamo diretto e concreto, accompagnato da indicazioni precise: mai raccogliere petardi inesplosi e non sottovalutare nessun tipo di artifizio.
Petardi a sfregamento e rischi di esplosione immediata
Tra i prodotti che destano maggiore attenzione figurano i petardi a sfregamento. Non tutti sono illegali: alcuni sono regolarmente autorizzati e realizzati con tecniche di costruzione complesse e controllate. Tuttavia, quando sono di produzione clandestina, risultano tra i più pericolosi in assoluto.
Questi petardi si presentano come un tubicino di cartone con una testa da sfregare. All’interno è presente un cilindro in gesso che contiene una miccia a lenta combustione, collegata alla base dove si trova la polvere esplodente. In caso di errori di assemblaggio o di contaminazione del gesso con polvere da sparo, la fiamma può innescare direttamente l’esplosivo, provocando l’esplosione immediata nella mano di chi li accende. Proprio per questo motivo, questa tecnica di costruzione è progressivamente abbandonata a favore dei dispositivi con miccia.
Magnum e cobra: l’emergenza della produzione illegale
L’emergenza più rilevante riguarda però i petardi cilindrici di medie dimensioni, noti come magnum, cobra e simili, attivati tramite miccia. In questo ambito si registra una diffusa produzione illegale, spesso basata sulla contraffazione di marchi e modelli di articoli pirotecnici autorizzati. Prodotti che, pur apparendo regolari, nascondono un potenziale altamente distruttivo.
Gli artificieri insistono inoltre sul rispetto della normativa vigente: gli artifizi legali possono essere acquistati solo da chi ha 14 anni per la categoria F1 e 18 anni per la categoria F2, e devono essere utilizzati esclusivamente secondo le modalità indicate in etichetta. Molti incidenti, infatti, derivano da attivazioni errate o dall’uso in ambienti non consentiti.
Numeri allarmanti e rischio tragedie
I numeri della repressione restano significativi. I 44 chili di esplosivo sequestrati comprendono cipolle, cobra, bombe sinner, palloni di Maradona e altro materiale pirotecnico illegale. Una quantità la cui capacità distruttiva è paragonabile a quella di una bomba d’aereo, senza contare i sequestri effettuati nelle settimane immediatamente precedenti al Capodanno.
Dati che confermano come la formazione e l’informazione, soprattutto tra i più giovani, restino lo strumento più efficace per prevenire tragedie annunciate e affrontare con maggiore consapevolezza una delle notti più rischiose dell’anno.









