Nove strutture ricettive, tra stabilimenti balneari e ristoranti, occupavano abusivamente l’arenile per oltre 500 metri quadrati lungo la costa di Massa Lubrense. È il bilancio di un nuovo intervento a tutela del demanio marittimo e della qualità delle acque marine, eseguito nella giornata odierna nel circondario del Tribunale di Torre Annunziata.
L’operazione rientra in una più ampia attività di controllo promossa e coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, in sinergia con la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, e segue analoghi interventi già effettuati nei mesi scorsi lungo la fascia costiera.
I controlli si sono concentrati in particolare sulla spiaggia di Nerano, in località Marina del Cantone, uno dei tratti più pregiati del territorio comunale. Sul posto hanno operato i militari della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e della Guardia di Finanza – Compagnia di Massa Lubrense, con il supporto del personale dell’Ufficio Tecnico comunale.
Al termine delle verifiche sono state sequestrate nove strutture, di cui cinque stabilimenti balneari e quattro ristoranti. Le opere, sebbene non operative, occupavano ancora il pubblico demanio marittimo e avrebbero dovuto essere rimosse alla fine della stagione balneare, come previsto dai titoli concessori rilasciati dal Comune. L’occupazione illecita interessava una superficie complessiva di circa 566 metri quadrati.
Per le violazioni accertate, dieci soggetti ritenuti responsabili delle strutture sono stati deferiti a piede libero alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. L’autorità giudiziaria ha ribadito che le attività di controllo proseguiranno, con l’obiettivo di garantire il corretto utilizzo del demanio, la libera fruizione delle spiagge e la tutela dell’ambiente marino, attraverso il coordinamento costante tra le forze dell’ordine.









