Acerra, scoperta pescheria abusiva in un’abitazione privata: sequestrati oltre 110 kg di anguille protette

Nel quadro delle attività istituzionali di controllo e vigilanza sulla filiera ittico-alimentare, i militari del Nucleo Carabinieri CITES di Napoli, del Nucleo Carabinieri Forestale di Marigliano e della Stazione Carabinieri di Acerra hanno condotto una articolata operazione finalizzata al contrasto delle illegalità nel commercio di prodotti ittici.

L’intervento si è svolto nell’agro del Comune di Acerra, dove era stata segnalata la presenza, all’interno di una dimora privata, di un’attività abusiva dedita in particolare alla vendita di anguille. Giunti sul posto, i militari si sono trovati di fronte a una vera e propria pescheria clandestina.

All’interno di un manufatto in metallo sono state rinvenute vasche in vetro contenenti numerosi esemplari di Anguilla anguilla, una bilancia per alimenti e tutta l’attrezzatura utilizzata per la pesca di frodo. In particolare, sono stati sequestrati due ombrelloni da pesca costituiti da reti a maglie strette, utilizzate per la cattura delle cieche (stadio giovanile dell’anguilla), oltre a cosciali da pesca (waders) impiegati per operare in fiumi e torrenti.

A confermare la vocazione commerciale dell’attività illegale, i Carabinieri hanno rinvenuto anche due block notes contenenti l’elenco delle “prenotazioni” del pescato e le somme da riscuotere dai clienti.

L’operazione ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di un 73enne, proprietario dell’immobile, nonché al sequestro di oltre 110 chilogrammi di Anguilla anguilla, detenuti privi di qualsiasi documentazione attestante la lecita provenienza. Sequestrata anche tutta l’attrezzatura utilizzata per l’attività illecita. Il personale dell’ASL, intervenuto successivamente, ha inoltre elevato sanzioni amministrative per la totale assenza dei requisiti igienico-sanitari.

L’Anguilla anguilla è una specie inserita negli elenchi della CITES (Convenzione di Washington) perché considerata vulnerabile e a rischio di estinzione: secondo le stime, oltre il 95% della popolazione è già scomparso, tanto da essere classificata nella Lista Rossa dell’IUCN. Un danno particolarmente grave se si considera che l’anguilla impiega molti anni per completare il suo ciclo vitale, risalendo i fiumi dallo stadio giovanile fino all’età adulta, per poi tornare in mare a riprodursi.

Gli esemplari sequestrati, ancora vivi, sono stati liberati in mare in una zona idonea.

L’operazione ha avuto un duplice obiettivo: la tutela della salute dei consumatori e la salvaguardia dell’ecosistema marino, costantemente minacciato dalla pesca e dal commercio illegali.

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