L’uomo investito da un convoglio della Circumvesuviana tra Castellammare di Stabia e Vico Equense il venerdì pomeriggio era un sessantenne di Pompei, descritto come una persona riservata e solitaria, uscito di casa in bicicletta per raggiungere la linea diretta verso Sorrento.
La vita solitaria dell’operaio di Pompei
La vittima era Luigi Saba, 59 anni, residente a Pompei. Le informazioni raccolte delineano un profilo di forte isolamento personale. Secondo i vicini, questi non instaurava rapporti con il contesto circostante e viveva senza frequentare parenti o amici. Il suo passato lavorativo lo vedeva impegnato come operaio, ma negli ultimi anni non risultava più occupato. I problemi psicologici emersi nel tempo avrebbero acuito la sua tendenza alla chiusura. Abitava in un alloggio semplice, mantenuto in ordine, senza elementi che lasciassero intuire il motivo del gesto. I residenti riferiscono una costante sensazione di distanza e riservatezza dell’uomo. «Era una persona molto sola ed estremamente riservata. Non abbiamo mai parlato con lui».
Il percorso in bicicletta, il treno e l’ingresso vietato nel tunnel
La ricostruzione degli spostamenti di venerdì mattina registra l’uscita dalla sua abitazione in bicicletta per raggiungere la stazione Eav di Torre Annunziata, da cui si è imbarcato su un treno diretto a Sorrento. Dopo essere sceso alla fermata di Vico Equense, si è diretto verso la galleria ferroviaria, imboccandola con la bicicletta. Il tunnel, dotato di divieto assoluto di accesso ai pedoni, è percorribile esclusivamente dai convogli. Restano aperti interrogativi sulle motivazioni: tra una possibile volontà di farsi del male o un errore. L’assenza di documenti, biglietti o oggetti utili non fornisce elementi esplicativi della scelta. Non sono disponibili conclusioni certe, poiché nessuna traccia nella sua abitazione ha aiutato a chiarire il gesto.
L’impatto del convoglio 1117, le indagini e i disagi sulla linea
Il convoglio 1117, partito dalla stazione di Stabia Scavi alle 12:27 e diretto verso Sorrento, si è trovato a circa 200 metri dalla stazione di Vico Equense al momento dell’impatto. La collisione ha determinato l’arresto immediato del mezzo, con la conseguente evacuazione dei passeggeri attraverso una scaletta in metallo. Gli utenti della linea hanno percorso il marciapiede interno del tunnel, descritto come stretto e dissestato, per raggiungere l’uscita. Sulla vicenda sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Sorrento, coordinati dal capitano Mario Gioia, per le attività di identificazione e ricostruzione. Il riconoscimento è avvenuto tramite impronte papillari e Sim del telefono, in assenza di documenti. Successivamente, la circolazione ferroviaria nel tratto Castellammare di Stabia – Vico Equense è stata ripristinata. Notevoli i disagi per i pendolari durante la giornata dell’incidente.










