Terra sicula ancora amara per il Savoia, anche se stavolta i bianchi non hanno giocato male, ma hanno sofferto di clamorosi cali in difesa. Passano in vantaggio i verdeamaranto, che godono della perfetta conoscenza del campo di gioco, estremamente piccolo ma ben livellato. I bianchi trovano il pari con Ledesma e si chiude il primo tempo col risultato di parità 1 a 1.

In verità ci si aspettava una ripresa di marca savoiarda, ma i bianchi si sono persi in fraseggi sterili a centrocampo con scarse attitudini offensive, tanto da non impegnare seriamente il pipelet siculo, nel frattempo la Sancataldese approfittava di svarioni difensivi per portarsi di nuovo in vantaggio.

I bianchi, scossi da quel risultato che non rispecchiava i reali valori in campo, sembravano quasi annichiliti, ma nonostante le continue immissioni di forze fresche, non imponevano cambi di gioco. Si arrivava, così nei pressi del novantesimo e la terza segnatura causava l’ulteriore sconfitta in terra siciliana ed il 3 a 1 era il sigillo che i verdeamaranto siglavano.

In definitiva, così come siamo stati prodighi nell’elogiare mister Catalano, oggi vorremmo che spolverasse un pochino di umiltà alla sua squadra e magari cercasse di incoraggiare la società a porre rimedio all’assenza di un calciatore che sappia sfruttare l’enorme quantità e qualità di gioco espresso dal suo, nostro Savoia.

Comunque anche se non siamo campioni d’inverno, non cambia niente per il titolo definitivo, ma se si vuole volare, bisogna avere e ali, anzi, più che le ali, quelle ci sono, c’è una chiara necessità di chi sappia sfondare le reti con sapienza e decisione. Mancano ancora 17 partite e non è ancora perduto nulla anzi ora viene il bello. Ci sarà la sosta natalizia e poi si dovrà correre se si vuole che il sogno si avveri, ma stavolta è la società che deve provvedere e provvederà… E mò bona serata.

Ernesto Limito  

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