La Casa del Bicentenario, riaperta nel 2019 dopo un’importante fase di recupero, è oggi oggetto di un ulteriore ciclo di conservazione. Le attività in corso consentono ai visitatori di osservare da vicino le opere di restauro, trasformando il cantiere in un laboratorio a cielo aperto, dove si intrecciano rigore scientifico, trasparenza e valorizzazione del patrimonio.
L’esperienza consente di confrontare direttamente le porzioni già restaurate con quelle ancora da trattare, offrendo un immediato senso del “prima e dopo”, che va oltre l’aspetto estetico per includere la complessa riduzione delle cause di degrado e la restituzione delle superfici alla loro patina del tempo.
I cantieri partecipati: condivisione e valore culturale
La conservazione del patrimonio archeologico all’aperto richiede cure costanti e interventi programmati. Il Parco Archeologico di Ercolano attua un ampio programma di manutenzione ciclica, volto non solo alla salvaguardia del sito, ma anche alla valorizzazione dell’esperienza del visitatore.
Attraverso la formula dei cantieri partecipati, i visitatori possono ammirare le aree restaurate nelle campagne precedenti e seguire dal vivo le nuove opere nell’atrio della Casa del Bicentenario, comprendendo così l’importanza e la complessità dei lavori di conservazione.
Un progetto di manutenzione straordinaria e continuità gestionale
Il ciclo di manutenzione straordinaria in corso è finanziato con Legge 190 e rappresenta un passo rilevante nella crescita e nella tutela del Parco. Segue il primo intervento straordinario, donato al Parco dal Packard Humanities Institute (PHI) e completato nel 2021.
La nuova campagna conferma la continuità della manutenzione programmata, integrando innovazioni e approcci sviluppati dal PHI e dai tecnici del Parco nell’ultimo decennio. Questo percorso riflette la volontà di David W. Packard di sostenere la progressiva autonomia del Parco nel gestire e sviluppare il patrimonio archeologico di Ercolano.
Un ricordo speciale per Giuseppe Giordano
Con la ripresa dei lavori, il personale del Parco e il team del Packard Humanities Institute hanno voluto ricordare con commozione e riconoscenza il restauratore Giuseppe Giordano, del Consorzio Roma, recentemente scomparso. Il suo apporto professionale e lo spirito collaborativo, in particolare nel cantiere del 2019 alla Casa del Bicentenario, restano un esempio di dedizione e passione per il restauro archeologico.










