1. Roberto De Simone: profilo di un maestro della cultura popolare
Roberto De Simone è stato uno degli studiosi più influenti della tradizione popolare campana e italiana nel dopoguerra. Musicista, compositore, regista teatrale e professore, ha esplorato in modo rigoroso e creativo i canti, le fiabe, le feste e i riti popolari, riscoprendo un immaginario collettivo che spesso si intreccia con la religiosità, la magia e il folklore. È noto per aver fondato la Nuova Compagnia di Canto Popolare, per aver riscoperto repertori di musica tradizionale e per averli integrati in composizioni e spettacoli ispirati alla cultura orale.
2. Il Natale nella cultura popolare e il ruolo delle leggende
Nella cultura popolare contadina italiana, il Natale non era semplicemente una festa religiosa, ma un momento in cui il tempo si sospendeva e il mondo della natura, dei morti e delle forze magiche sembrava avvicinarsi alla sfera umana. I calendari festivi, i riti del presepe e i racconti erano intrisi di simboli che mescolavano il sacro e il profano, il divino e il fantastico.
Nei racconti natalizi della tradizione, figure come il diavolo, le masche (streghe del sud Italia) e il lupo mannaro si intrecciano con la nascita di Cristo, creando un tessuto narrativo in cui la paura, l’ignoto e il desiderio di protezione si riflettono nelle storie tramandate di generazione in generazione.
3. “Il lupo mannaro” nei racconti di Roberto De Simone
Nei suoi studi e nelle sue raccolte di fiabe della Campania, Roberto De Simone include il racconto del lupo mannaro, inserendolo tra altre storie tradizionali legate al periodo natalizio. In un volume intitolato Racconti e storie per i 12 giorni di Natale, egli trascrive materiali raccolti oralmente nelle campagne, mostrando come il lupo mannaro sia parte dell’immaginario natalizio assieme a santi, miracoli e figure simboliche.
Questo lupo mannaro non è un semplice mostro da horror moderno, ma figura simbolica con funzioni precise: nella narrazione popolare è spesso legato a transizioni, paure dell’ignoto, rotture dei confini e trasformazioni di natura umana. Questi racconti richiamano il tema antichissimo della metamorfosi, dove l’uomo può dissolversi nella forma animale come metafora delle paure profonde, dei limiti morali e delle forze sotterranee dell’inconscio.
4. L’antico e il moderno nel mito del lupo mannaro
La figura del lupo mannaro ha radici antiche nel folklore europeo. Nel Sud Italia, in particolare, l’antica credenza popolare attribuiva a certe condizioni di nascita o a certi momenti dell’anno la trasformazione in lupo mannaro. Secondo alcune tradizioni campane legate al Natale, chi nasce nella notte di Natale poteva essere condannato a trasformarsi in lupo mannaro per proteggere la comunità o punire se stesso — una sorta di destino legato alla duplice natura di ciò che è sacro e profano.
Nel contesto di De Simone, queste fiabe non sono semplici racconti folklorici fine a se stessi, ma codici culturali che rivelano i modi in cui una comunità percepisce il tempo, il sacro, le paure e i riti collettivi. Il Natale, in particolare, diventa una cornice narrativa in cui confini tra realtà e immaginario, umano e animale, sacro e profano si disciolgono, restituendo un mondo in cui la creatività popolare esprime significati profondi.
5. Il lupo mannaro: simbolismo e significati profondi
Nel racconto popolare, e nelle trascrizioni di De Simone, il lupo mannaro è molto più di un mostro:
- Simbolo di transizione e confine: così come la notte di Natale è un tempo liminale tra l’anno vecchio e quello nuovo, il lupo mannaro rappresenta una soglia tra ciò che è umano e ciò che è animale.
- Paura e protezione: la figura incarna le paure ancestrali — della natura selvaggia, della solitudine, della morte — ma al tempo stesso può essere vista come una sorta di “sentinella” contro forze più oscure.
- Ritmo stagionale e comunità: il Natale e il periodo natalizio erano momenti di sospensione dal lavoro quotidiano, in cui narrativa e rituale si intrecciavano per dare senso all’esistenza umana in relazione al ciclo della vita.
6. Conclusione: De Simone, il lupo mannaro e il patrimonio immateriale
Attraverso la sua opera, Roberto De Simone ha contribuito a riportare alla luce non solo fiabe come quella del lupo mannaro, ma anche riti, canti e narrazioni che costituiscono l’ossatura dell’immaginario popolare mediterraneo. Le storie di Natale che includono figure terrifiche o sorprendenti mostrano come, in passato, il periodo delle feste fosse un tempo di apertura simbolica verso mondi sconosciuti, e De Simone ci offre gli strumenti per comprenderlo non come superstizione, ma come codice culturale significativo di una civiltà orale profondamente simbolica.
Giovanni Di Rubba










