La fiamma olimpica di Milano-Cortina 2026 ha attraversato Pompei trasformando gli Scavi archeologici in un palcoscenico unico, dove storia millenaria, sport e cultura si sono intrecciati in un racconto condiviso. Dall’Anfiteatro al Foro, il passaggio dei tedofori ha restituito vita a strade e piazze, illuminando uno dei luoghi simbolo del patrimonio mondiale.
Il percorso tra Anfiteatro, via dell’Abbondanza e Foro
Il tragitto lungo via dell’Abbondanza ha permesso di osservare l’insula dei Casti Amanti finalmente libera dai ponteggi dopo oltre due anni di interventi. La facciata restaurata, i balconi superiori, i meniani e le scritte elettorali hanno raccontato la quotidianità della Pompei romana, insieme agli ambienti commerciali affacciati sulla strada e al grande panificio. Ogni passo della fiamma ha messo in dialogo antichi commerci e spettatori contemporanei, trasformando le vestigia in testimoni di un incontro tra epoche.
La sorpresa nel Foro: Jackie Chan ultimo tedoforo
Il momento più emozionante si è consumato nel Foro, quando l’ultimo tedoforo si è rivelato Jackie Chan, icona del cinema internazionale. Tra applausi e flash, l’attore ha acceso il braciere, regalando all’evento una dimensione globale. Per un istante, colonne, mosaici e iscrizioni hanno fatto da cornice a un gesto simbolico che ha unito sport, cultura e spettacolo, consacrando Pompei a teatro internazionale di emozioni.
Gragnano e Castellammare di Stabia: l’abbraccio delle comunità
Nel pomeriggio la fiamma ha attraversato Gragnano, arrivando alle 15.30 tra applausi, bandiere e vetrine illuminate. Il sindaco Nello D’Auria ha definito l’evento “un momento storico che racconta al mondo il volto migliore di Gragnano”, sottolineando la risposta unitaria della comunità.
A Castellammare di Stabia, in Piazza Giovanni XXIII, davanti a Palazzo Farnese, l’arrivo della fiamma è stato accolto da un lungo applauso. Il sindaco Luigi Vicinanza ha dichiarato “È un orgoglio immenso per la nostra città, perché la Fiamma porta con sé i valori dello sport e dell’inclusione che fanno parte della nostra storia”. Lungo il percorso, dalla Villa Comunale fino al mare, l’emozione è stata condivisa tra cittadini e visitatori.
Da Capri a Pompei, la staffetta tra le città vesuviane
Il convoglio della fiamma, partito da Capri e passato per Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta, Vico Equense, Castellammare di Stabia e Gragnano, ha trovato a Pompei uno scenario capace di fondere archeologia, turismo religioso e grandi eventi. Dopo il passaggio negli Scavi, in serata la fiamma è tornata in città per la City Celebration in Piazza Bartolo Longo, dalle 17 alle 19.30, coinvolgendo cittadini e turisti.
Piazza Bartolo Longo e il legame con la città contemporanea
L’evento in piazza si è intrecciato con l’eco della recente canonizzazione di Bartolo Longo, creando un abbraccio simbolico tra fede, storia e sport. Bambini, turisti, archeologi e cittadini hanno assistito all’accensione del braciere, mentre la luce della fiamma illuminava il Foro e il centro cittadino, restituendo centralità a luoghi solitamente silenziosi.
Un simbolo che unisce passato e futuro
Il passaggio della fiamma ha mostrato Pompei, Gragnano e Castellammare come comunità capaci di trasformare un evento sportivo in un’esperienza culturale ed emozionale. Tra rovine, piazze e luci dei flash, la fiamma olimpica ha acceso un racconto che supera il tempo, unendo memoria, identità e futuro internazionale, lasciando un ricordo destinato a restare acceso ben oltre il suo passaggio.










