Ci sono gesti destinati a restare, anche quando chi li ha compiuti non c’è più. A Pompei, la luce di Sonic accesa nel Parco della Fonte Salutare racconta una storia di attenzione, sensibilità e umanità che oggi assume un significato ancora più profondo. È il ricordo di un atto voluto dal sindaco Carmine Lo Sapio, scomparso nei giorni scorsi, e nato dal desiderio di rendere felice un bambino speciale.
Tutto ha avuto origine dalla richiesta di una madre, che aveva chiesto di inserire tra le luminarie natalizie il personaggio animato tanto amato dal figlio. Una richiesta semplice, accolta senza esitazioni. «I bambini vanno sempre accontentati», aveva risposto il sindaco, trasformando quelle parole in un impegno concreto e immediato.

Quando si scoprì che Sonic non era disponibile tra le installazioni previste, Carmine Lo Sapio chiese all’allestitore di realizzarlo appositamente. Subito. Una decisione presa senza rinvii, che ha portato alla creazione di una luminaria pensata appositamente per rispondere a quella richiesta.
La luce di Sonic rappresenta anche un modo di amministrare basato sull’ascolto diretto, sull’attenzione quotidiana e sulle risposte immediate ai bisogni delle persone. Un approccio che ha caratterizzato l’impegno di Carmine Lo Sapio e che oggi viene ricordato attraverso questo gesto concreto.










