Arriva una svolta nell’inchiesta sul grave ferimento del calciatore Bruno Petrone, accoltellato nei giorni scorsi a Chiaia, in via Bisignano. Nel pomeriggio di oggi, un 15enne si è consegnato spontaneamente ai carabinieri, presentandosi accompagnato da un avvocato di fiducia.
Poche le parole pronunciate dal minorenne davanti ai carabinieri. Il ragazzo avrebbe dichiarato senza esitazioni: «Sono io l’accoltellatore del 18enne». Una confessione che segna un passaggio decisivo nell’indagine avviata subito dopo l’aggressione ai danni del giovane calciatore.
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Negli stessi momenti, all’interno della caserma Pastrengo, si è presentato anche un 17enne, il quale ha riferito di far parte del gruppo di ragazzi che avrebbe partecipato all’aggressione contro Bruno Petrone, rimasto gravemente ferito durante il raid notturno.
Attualmente, presso la caserma, è presente il magistrato della Procura per i Minori, guidata da Patrizia Imperato, impegnato nell’ascolto delle versioni fornite dai due minorenni indagati. Gli accertamenti sono in corso per chiarire nel dettaglio ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti nell’episodio di violenza.









