Una volta tocca a David Neres, un’altra a Rasmus Hojlund: dopo la doppietta del brasiliano oggi è toccata al danese. L’oro del Napoli continua a brillare nell’attacco dei campioni d’Italia, che chiudono l’anno nel modo migliore espugnando lo stadio Zini con un successo pieno, solido e mai realmente in discussione. A sei giorni dal trionfo in Supercoppa conquistato in Arabia, la squadra di Antonio Conte si rituffa nel campionato e lo fa con una prova di maturità collettiva, cinismo sotto porta e controllo totale del match, mettendo alle spalle le difficoltà esterne e raddrizzando un rendimento in trasferta che fino a questo momento aveva rappresentato un punto debole. Il 2-0 sulla Cremonese consente agli azzurri di restare in scia delle prime della classe, rafforzando morale e classifica in una fase segnata anche da assenze pesanti tra centrocampo e attacco.
Approccio autoritario e dominio territoriale
La Cremonese, spinta dal pubblico di casa, prova a partire con aggressività e intensità, ma è il Napoli a prendere subito il controllo del pallone e del ritmo. Gli azzurri costruiscono dal basso, escono con pulizia dalla pressione e cercano con insistenza la verticalità, affidandosi ai movimenti del proprio centravanti.
Dopo appena tredici minuti il risultato si sblocca: Spinazzola raccoglie una respinta della difesa e calcia dalla distanza, la conclusione viene deviata e mette fuori causa Audero, con il pallone che arriva nella zona Rasmus Hojlund, rapido nel controllare e appoggiare in rete a porta sguarnita. Un gol che fotografa tempismo, freddezza e istinto da attaccante puro, valendo anche la decima partecipazione al gol stagionale del danese.
Reazione grigiorossa e Napoli sempre in controllo
Il vantaggio non abbatte la Cremonese, che resta in partita con ordine e determinazione. Su sviluppo di calcio d’angolo Bianchetti va vicino al pareggio, mentre Payero si distingue per intensità in mezzo al campo e prova anche la conclusione, murata dalla retroguardia partenopea. Al 28’ i padroni di casa protestano per un contatto in area tra Zerbin e Rrahmani, giudicato però troppo leggero dall’arbitro Mariani. Il Napoli non perde mai equilibrio, gestisce il possesso e al 24’ sfiora il raddoppio con una ripartenza rapida innescata da Matteo Politano, su cui Audero è costretto a un’uscita provvidenziale.
Colpo prima dell’intervallo e firma del bomber
Nel finale di primo tempo arriva l’episodio che indirizza definitivamente la gara. Da un cross di Politano, la difesa lombarda sbaglia tempi e marcature: prima Zerbin, poi Baschirotto restano passivi, nasce un rimpallo che favorisce ancora Hojlund. Il centravanti azzurro è spietato e con una girata di destro firma il 2-0 allo scadere della frazione. È una rete da vero rapace d’area, che certifica una prestazione dominante e porta il danese a quota sei gol in campionato, confermandolo miglior marcatore della squadra.
Ripresa a ritmi più bassi e gestione esperta
Nel secondo tempo il ritmo del match si abbassa e il Napoli sceglie consapevolmente la strada della gestione. La Cremonese prova ad alzare il baricentro e Davide Nicola tenta di cambiare l’inerzia inserendo dalla panchina Johnsen, Bonazzoli e Moumbagna, ma senza riuscire a creare reali occasioni. Gli azzurri difendono con ordine, occupano bene gli spazi e congelano il risultato con maturità, lasciando pochissimo agli avversari. Milinkovic-Savic resta praticamente inoperoso, mentre sull’altro fronte Audero deve opporsi più volte alle conclusioni di Scott McTominay, che all’86’ lo impegna con un potente tiro dal limite, e allo stesso Hojlund, che sfiora la tripletta in due occasioni.
Continuità difensiva e risposta alla classifica
Il successo dello Zini consente al Napoli di centrare la terza gara consecutiva senza subire gol e di tornare a vincere in trasferta dopo una lunga serie di difficoltà lontano dal Maradona, dove gli azzurri avevano già collezionato diverse sconfitte. In classifica la squadra di Conte sale a 34 punti, aggancia il secondo posto e si porta a una sola lunghezza dal Milan capolista, in attesa del big match serale tra Atalanta e Inter. Dall’altra parte, la sconfitta non incide in modo significativo sul cammino della Cremonese, che resta dodicesima con 21 punti, pur confermando le difficoltà contro le big tra le mura amiche.
Hojlund leader tecnico e segnali dal post partita
Arrivato in estate dal Manchester United, Hojlund sale a nove gol stagionali complessivi, diventando il punto di riferimento offensivo degli azzurri in un periodo segnato anche dall’assenza prolungata di Romelu Lukaku, ancora al lavoro per ritrovare la miglior condizione dopo il lungo stop estivo. Nel post partita Antonio Conte ne ha sottolineato l’evoluzione: “È un giocatore giovanissimo, ha solo 22 anni, può migliorare tanto. Sta diventando un calciatore dominante in quel ruolo, capisce quando difendere palla e quando attaccare lo spazio ed è molto collegato con la squadra”. A certificare il momento positivo è arrivato anche il messaggio del presidente Aurelio De Laurentiis, che sui social ha scritto: “Continua la striscia positiva. Bravo Conte, bravi i ragazzi”. Il Napoli archivia così un altro passaggio chiave della stagione, ritrovando solidità, continuità e la sensazione di poter restare stabilmente nella corsa al vertice.
Pasquale Cirillo









