Un appello raccolto con entusiasmo e una risposta che va oltre le aspettative. Fernando Farroni, ex vicesindaco di Portici, annuncia l’avvio concreto del percorso per la costruzione di un Campo Progressista cittadino, dopo le numerose adesioni arrivate in seguito al suo recente invito al dialogo rivolto alla città e alle forze politiche progressiste.
«La risposta è stata straordinaria e carica di speranza – afferma Farroni –. L’abbraccio e l’incitamento ricevuti da tantissimi cittadini mi confermano che la strada del coraggio è quella giusta». Un consenso che, sottolinea, rafforza l’idea di un progetto fondato sul confronto, sulla sintesi e sui programmi, piuttosto che su veti e tatticismi.
Farroni ringrazia per la fiducia e le adesioni ricevute l’on. Alessandro Caramiello e la consigliera Iolanda Meglio per il Movimento 5 Stelle Portici; il segretario Enzo Argentato e l’on. Salvatore Iacomino per il circolo di Sinistra Italiana Portici “Enrico Berlinguer”; il delegato al consiglio federale provinciale Ciro Curcio e la sezione “Alexander Langer” di Europa Verde Portici; l’on. Ciro Buonajuto, il consigliere Davide Borrelli, la capogruppo Martina Albo, il gruppo consiliare e la rappresentanza politica locale di Casa Riformista; l’on. Clemente Mastella e il gruppo territoriale di Portici di Noi di Centro.
«Aver individuato un federatore – spiega – significa dare priorità al dialogo e alla sintesi, mettendo al centro il confronto e i programmi». L’obiettivo dichiarato è quello di costruire un campo progressista solido, inclusivo e aperto, capace di unire tutte le energie disponibili per il bene della comunità.
Per dare concretezza al percorso, Farroni ha annunciato la convocazione di una prima seduta operativa venerdì 2 gennaio alle ore 19:00, che riunirà le forze politiche che hanno già aderito all’appello.
Nel suo ruolo di federatore, Farroni conferma inoltre l’intenzione di proseguire il dialogo con le altre sensibilità progressiste della città e di rafforzare il confronto con il mondo dell’associazionismo e della cittadinanza attiva: «Cuore pulsante di Portici – conclude –. Il nostro non è un perimetro chiuso, ma un cantiere aperto a tutte le energie progressiste, civiche e intellettuali che sentono l’urgenza di costruire insieme il futuro della città».









