La Campania continua a registrare ogni anno un numero elevato di feriti, amputazioni e ricoveri causati dai botti illegali. Un fenomeno che, secondo le autorità sanitarie e le prefetture provinciali, assume proporzioni da “scenario di guerra”. Anche per il Capodanno 2025 si teme un bilancio significativo, nonostante campagne di sensibilizzazione e controlli rafforzati.

Ordinanza Capodanno 2025: cosa cambia a Napoli

In vista del passaggio al 2026, il Comune di Napoli ha emanato una nuova ordinanza sindacale con misure restrittive nelle zone più affollate della città: piazza del Plebiscito, piazza Municipio e lungomare Caracciolo.

Le regole saranno valide dalle 18:00 del 31 dicembre 2025 fino a cessate esigenze del 1° gennaio 2026.

  • Stop alla vendita e al consumo di bevande in vetro, plastica rigida, lattine e tetrapak. Consentiti solo bicchieri in plastica leggera o carta.
  • Divieto di vendita e possesso di spray urticanti, inclusi dispositivi con oleoresin capsicum. 
  • Divieto di introdurre o esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti e razzi non autorizzati.

Controlli intensificati da parte della Polizia Locale e delle forze dell’ordine, con sanzioni per i trasgressori. L’obiettivo dell’amministrazione è garantire la migliore gestione dei servizi di ordine pubblico e sicurezza durante gli eventi musicali e gli spettacoli previsti nelle principali piazze.

Il Capodanno a Napoli richiama ogni anno migliaia di cittadini e turisti. Le nuove misure puntano a ridurre i rischi legati ai botti illegali e al consumo di alcool in contenitori pericolosi, in un contesto che storicamente presenta criticità ricorrenti.

Pietro Nicosia

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