Castellammare, Vicinanza attacca Ruotolo: “Dimettersi è un errore politico. Noi andiamo avanti contro la camorra”

«Sandro Ruotolo commette un errore politico rassegnando le sue dimissioni irrevocabili da consigliere comunale di Castellammare di Stabia». È netta la posizione del sindaco Luigi Vicinanza, che interviene duramente sulla scelta dell’europarlamentare, accusandolo di essersi limitato a una denuncia senza indicare soluzioni concrete.

Secondo il primo cittadino, Ruotolo avrebbe fotografato una realtà nota da decenni – la presenza della camorra in città – senza però proporre una vera “terapia”, se non lo scioglimento del Consiglio comunale. «Da europarlamentare e consigliere comunale avrebbe dovuto dare un contributo alla ripartenza dopo anni di sfasciume amministrativo», afferma Vicinanza, ricordando come l’impegno di Ruotolo, a suo dire, si sia limitato a fornire il suo numero di telefono al commissario europeo Raffaele Fitto, senza alcun seguito.

Il sindaco respinge con forza le accuse sulle liste civiche, definite da Ruotolo come possibili veicoli della criminalità organizzata. «Se così fosse, lo accerterà la magistratura. Anzi, ben venga l’attenzione delle forze dell’ordine e della Prefettura – sottolinea – anche e soprattutto a tutela delle tante persone perbene che vivono e lavorano in questa città».

Vicinanza ricorda inoltre che quelle stesse liste civiche erano già presenti nel perimetro del centrosinistra e che si riunivano nella sede del Partito Democratico, il partito di Ruotolo, ben prima della sua candidatura a sindaco. «Le sue fonti politiche su Castellammare sono compromesse», aggiunge il primo cittadino, non risparmiando una critica anche al passato giornalistico dell’europarlamentare.

Il sindaco rivela poi di aver proposto a Ruotolo il ruolo di assessore alla Legalità, alla presenza di dirigenti del PD: «Non si è mai degnato di rispondere, né di spiegare le sue ragioni in Consiglio comunale».

Infine, Vicinanza ribadisce la linea della sua amministrazione: «La città sa da che parte sto: contro la camorra, contro gli sfascisti e a favore del bene comune». E lancia una riflessione politica: «Se questa amministrazione dovesse andare via, la camorra si sentirebbe più debole o più forte? Io credo che per troppi anni la criminalità organizzata sia stata favorita dalla debolezza della politica e dalla discontinuità amministrativa. Ruotolo, invece, continua a tifare per un lungo commissariamento della città. Mi dispiace».

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