I locali adiacenti all’Arco Canale di Piazza San Leone a Gragnano tornano finalmente a vivere e diventano il fulcro di un nuovo progetto culturale condiviso. Il Comune di Gragnano ha concluso l’iter dell’avviso pubblico per l’affidamento in comodato d’uso, assegnando gli spazi al Consorzio della Pasta di Gragnano IGP, presieduto da Massimo Menna, e all’Associazione Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari “Alfonso Maria Di Nola”, guidata dallo storico Giuseppe Di Massa.
L’iniziativa rientra nella strategia dell’amministrazione comunale di valorizzazione del patrimonio storico e architettonico, restituendo una funzione attiva a locali rimasti per anni sottoutilizzati. Le due realtà assegnatarie, profondamente radicate nel tessuto cittadino, utilizzeranno gli spazi come sede operativa per sviluppare progetti dedicati alla promozione culturale e identitaria del territorio.
Per posizione e vocazione, i locali sono destinati a diventare un punto di riferimento per la vita culturale di Gragnano, ospitando mostre, iniziative didattiche, percorsi turistici e attività di divulgazione storica e ambientale, con particolare attenzione alle tradizioni locali e al patrimonio dei Monti Lattari.
Al centro del progetto c’è l’Arco Canale, uno dei simboli più rappresentativi della città. Costruito alla fine dell’Ottocento in stile neoclassico, l’arco sostituì un antico muraglione in tufo legato all’acquedotto seicentesco dei Quiroga, segnando una fase di modernizzazione del sistema idrico cittadino che alimentava mulini e fontane monumentali.
A oltre un secolo dall’inaugurazione del nuovo acquedotto, l’Arco Canale torna oggi protagonista di una visione di sviluppo culturale e sociale, inserendosi nel più ampio progetto di rilancio di Piazza San Leone, già interessata negli ultimi anni da interventi di restauro e da una rinnovata vitalità urbana e commerciale.









