Auguri Bobbio, ma giù le mani dalla ferrovia di Gragnano!

Egregio Sindaco, Lei non si era ancora insediato che già è corso da Trenitalia per sollecitare la soppressione della tratta ferroviaria per Gragnano, motivandola con il traffico che si accumula ai passaggi a livello di Castellammare. A parte che il traffico è di pochi minuti di attesa, la sua proposta rassomiglia a quel malato di mal di denti che invece di curarsi una modesta carie, preferisce estirpare il molare, ma nemmeno il suo molare, quello di un suo vicino di casa! Perché Castellammare in tutti questi anni non ha realizzato dei sottopassaggi, come invece hanno fatto migliaia di comuni lungo tutta la tratta ferroviaria d’Italia? Pensi anche in modo più costruttivo per la sua città, ad esempio chiedendo di avere delle fermate del treno all’interno di Castellammare, ad esempio presso lo stadio o l’ospedale o il nuovo porto, creando quindi seriamente le premesse per diminuire il traffico automobilistico interno. Come potrà accertarsi leggendo un ricordo storico legato al 125° anniversario della nostra ferrovia, inserito in Quaderno Culturale di maggio 2010, che Le allego, per noi di Gragnano e del circondario dei Monti Lattari, la ferrovia, per quanto poco utilizzata al presente, è una opportunità enorme per il futuro prossimo, se saranno messe in atto dei collegamenti diretti e frequenti con Napoli, tipo vesuviana, per cui i viaggiatori saranno invogliati ad incrementarne l’uso. I vincoli di circolazione all’interno di Napoli e i costi di autostrada, carburante e parcheggi, renderanno quanto prima ineludibile un ritorno al treno. E poi, cosa direbbe Lei, se il sindaco di Vico o di Torre chiedesse la chiusura del porto di Castellammare, perché le navi in avvicinamento creano un fastidioso moto ondoso per i pescatori locali? Mi auguro invece che la battaglia di un potenziamento della linea ferroviaria, magari con nuove fermate tipo metropolitana, la veda al nostro fianco. E, per favore, abbandoni la mentalità un po’ colonialista o di supponenza, che troppo spesso ha caratterizzato gli amministratori stabiesi nei confronti di Gragnano, perché ancora non abbiamo dimenticato lo scippo del nostro ospedale per far salire di livello il San Leonardo, e il tentativo, fortunatamente non riuscito, di far chiudere anche la pretura, pur di ingrandire la sede staccata del Tribunale di Castellammare. Ora è il turno della ferrovia. Per favore, non facciamo come i bambini che corrono dalla maestra per reclamare (leggi Trenitalia): non dia la colpa dei guasti della sua città ai suoi vicini, ma trovi soluzioni giuste e condivisibili, pensando al futuro, non all’oggi.

Cordiali saluti

Giuseppe Di Massa

Presidente del Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari “Alfonso Maria di Nola”

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