Se nello scorso numero abbiamo descritto il Sant’Antonio Abate come “bello in trasferta”, ora come ora, lo dobbiamo definire “bello solo in trasferta”. E le urla di La Mura negli spogliatoi, a fine partita, dicono tutto. Forse partire dalla fine, è il modo meno doloroso per descrivere una domenica che a Sant’Antonio Abate non verrà dimenticata poi così facilmente: l’armata giallorossa, che in trasferta vince e umilia le prime della classe, conquista un misero punto contro i “ragazzini” di Francavilla Fontana. E allora partiamo dalla fine, dalle ore 14.30, quando i tifosi lasciano il Comunale a dir poco inviperiti, la squadra ritorna negli spogliatoi a testa bassa, e il Francavilla Fontana festeggia e gioisce in mezzo al campo. Come mai? Beh, l’inferno per gli abatesi si scatena al 43’ della seconda frazione di gioco, a due minuti dal termine dell’incontro, quando dominavano per 2-1. Esposito fa entrare Temponi, alla sua ultima partita con la casacca giallorossa, per fargli prendere i meritati applausi del suo pubblico, ma il centrocampista, nemmeno entra, che commette fallo in area di rigore, procurandosi ammonizione, e rigore contro. Sul dischetto, è il capitano Delia a battere Comentale, e a fissare il risultato sul 2-2, dopo che il Sant’Antonio Abate aveva avuto più volte, sui piedi di uno spento Ragosta, l’occasione per triplicare il vantaggio. Il pareggio beffa nel finale, è sempre duro da digerire, ma non è questo che fa più male. Andiamo ancora indietro, e spostiamoci al 9’ del secondo tempo, inizio ripresa insomma: Comentale regala un calcio d’angolo agli avversari: il giovane Misuraca, classe ’93, insacca in rete direttamente dalla bandierina. Non ci sarebbe da preoccuparsi troppo…se non fosse che nel primo tempo i padroni di casa si erano imposti senza troppa difficoltà, passando in doppio vantaggio prima con Tedesco, al 10’, e poi con Vituperio, al 34’. Brutto pareggio, si potrebbe pensare, ma nulla di esasperatamente disastroso, considerando che sia quelle avanti, che quelle dietro in classifica, non hanno fatto di meglio. Per capire la vera entità dell’amarezza, bisogna risalire, però, a partita non ancora iniziata, alle 14.15 circa, quando, alla lettura delle formazioni, si è visto che il Francavilla Fontana schierava in campo 9 under su 11, tra cui ben tre classe ’93. Sembrava una passeggiata per il Sant’Antonio Abate, qualcuno ha addirittura esclamato: “Se non vinciamo contro i ragazzini, ci possiamo anche ritirare.”
E così è stato, il piccolo Davide ha superato Golia, la bellezza del calcio.
Ma il Sant’Antonio che si è visto domenica, è stato disastroso: no caparbio, no lucido, no cinico.
Ma allora è davvero dannato e bello solo in trasferta? In otto partite, Esposito ha raccolto dieci punti. In quattro partite in trasferta, due le ha vinte e due le ha perse; in altrettante partite in casa, ha conquistato altrettanti pareggi.
Cos’è che manca a questa squadra tra le mura del Comunale? Eppure i tifosi, seppur in non enorme quantità, fanno sempre sentire il loro apporto, ma i giocatori non li ricompensano mai abbastanza.
Sarà davvero bello in trasferta questo Sant’Antonio? O sono stati solo due colpi di fortuna quelli a Trani e a Ischia? Per scoprirlo bisognerà aspettare Battipaglia, dove i giallorossi andranno ad affrontare la squadra di casa mercoledì.
Spostandoci sul mercato, si muove più quello in uscita che quello in entrata. Dopo Solimene, hanno chiesto la rescissione anche Siano, che ritorna in “patria”, alla Sarnese, e Temponi, richiesto dalla Sibilla. Alla base della decisione dei tre, ci sarebbe un rapporto non ottimale con Esposito. Pronti all’addio anche Bencardino, Manzo e Circiello. In entrata, dopo Follera, è arrivato in settimana Vitagliano, ex Arzanese, e già tre stagioni fa al Sant’Antonio Abate. Il ds La Mura, sta lavorando per portare in giallorosso anche Loreto, ex Angri, e Crisantemo, giovane originario proprio di Sant’Antonio Abate, ex Fortis Trani. Potrebbero ritornare anche gli ex Nettuno e Coccorullo.
Feliciana Mascolo