Fuoco nemico sul Liguori. Le cannonate non sono quelle di Palumbo,De Sena e Sekkoum,che di fatti stendono i torresi già nella prima frazione di gioco(a nulla servirà il gol di Contino nella ripresa). I colpi che,fuor di metafora,tramortiscono i locali non provengono dai piedi degli avversari,ma dagli scalmanati tifosi ospiti,quelli si “nemici”,non solo della Turris però,ma del calcio e della civiltà in generale. Così per gran parte della gara le uniche traiettorie osservate sono state quelle delle innumerevoli bombe carta,pietre e bottigliette che dalla curva Vesuvio sono state lanciate direttamente sul terreno di gioco,quasi si trattasse di un accampamento militare. Solo i primi venti minuti sono omologabili alla voce calcio giocato,il resto è cronaca di guerra. In questo barlume di razionalità l’unica nota da segnalare è il salvataggio che Mariniello compie sulla linea di porta al 5’ sul pallone colpito da Pignatta. Quello che i giocatori,invece,non possono calciare sono i petardi che investono il manto erboso. L’ arbitro sospende quindi il match dal 21’ al 28’ . Alla ripresa del gioco,però, la partita mostra sin da subito che è ormai ineludibilmente falsata,tant’è che il direttore di gara assegna alla capolista un penalty inesistente,trasformato da Palumbo. Al 38’ l’Ebolitana può approfittare dello svarione di un’altra vittima dello stato d’assedio che si stava concretizzando : Della Ventura erra un disimpegno e De Sena non si lascia sfuggire l’occasione. Il 3-0,arrivato allo scadere del primo tempo,lo firma,invece,Sekkoum da calcio di punizione(deviato dalla barriera). Il secondo tempo comincia con lo stesso lite motive del primo e cioè coi facinorosi a farla da padrona. Al 52’ arriva quindi una nuova sospensione(che si sarebbe forse dovuta tramutare in un rinvio) della gara,anche perché stavolta uno degli ordigni colpisce il portiere corallino Prete, accasciatosi al suolo privo di sensi e subito trasportato all’ ospedale Maresca,dove fortunatamente verrà diagnosticato solo un trauma acustico. Al 58’ però la gara ricomincia di nuovo e si fa,se possibile,ancor più tesa come dimostrano le espulsioni di Moscarino,Del Nunzio(direttamente dalla panchina) e per gli ospiti Toscano. A un quarto d’ora dal termine la rete di Contino ,che accorcia le distanze serve solo ad alimentare chimerici sogni di rimonta. Quel che al triplice fischio finale resta della partita è solo il risultato,perché a vedere il prato del Liguori parrebbe trovarsi in un campo minato. 1-3 il punteggio,ma non ci sono né vincitori né vinti,perché,che si vinca o si perda,una guerra è una cosa sbagliata. Forti le prese di posizione degli addetti ai lavori : “Impossibile parlare di calcio giocato. La gara sarebbe dovuta essere sospesa. Non c’erano le condizioni perché si proseguisse in modo da garantire l’incolumità di tutti, giocatori e spettatori”. Questo il Gaglione-pensiero,al quale si accoda anche mister Mandragora : “La mia analisi deve fermarsi necessariamente al 20’ del primo tempo. Dopo quella pioggia di bombe la gara è praticamente finita. Il guardalinee piangeva dal dolore dopo essere stato tramortito da una bomba carta.Fino a che c’è stata la possibilità di giocarsela, la Turris lo ha fatto senza alcun timore, tenendo ampiamente testa alla capolista”.
Intriganti anche le considerazioni del tecnico ebolitano, Pensabene : “Mi pare veramente strano che i nostri tifosi si siano resi protagonisti di simili gesti. E’ possibile che ci sia stato qualche infiltrato di Torre Annunziata tra loro,visto il gemellaggio tra le tifoserie. La Turris,attesa dalla gara esterna col Sapri,e occupante l’ultimo posto disponibile per i play-off a più 5 sui corallini,annuncia il ricorso per la non convalida del risultato acquisito sul campo.
Michele Di Matteo