A Carinaro FUOCHI del VESUVIO, riti e pratiche devozionali per la Madonna di Castello

Domenica 17 luglio, a partire dalle ore 20,00 a Carinaro, nello storico ‘Palazzo De Angelis’, l’associazione ‘Carinaro Attiva’, in collaborazione con la Libreria Quarto Stato, presenterà il libro dell’etno-antropologo Fabio Birotti “Fuochi del Vesuvio – riti e pratiche devozionali per la Madonna di Castello”. Trattasi di una pubblicazione che sta riscuotendo lusinghieri consensi ad ogni sua riproposizione, che affascina per gli argomenti folkloristici trattati che spaziano agevolmente tra il sacro ed il profano.

 Tra i relatori Augusto Ferraiuolo, antropologo culturale, lecturer presso la Boston University;  Bruno Lamberti, coordinatore di ‘Carinaro Attiva’;  Ernesto Rascato, libraio;  Peppino Di Febbraio, il massimo esponente della tradizione giuglianese che si è interfacciata con i riti per Santa Maria a Castello, e, ovviamente, l’autore Fabio Birotti, etno antropologo, saggista, documentarista che lavora presso l’università Suor Orsola Benincasa e l’Università del Molise, cattedra di Storia delle Tradizioni Popolari e Scienza del Turismo.

L’evento sarà arricchito dalla paranza d’’o Gnundo che riproporrà alcuni momenti della celebrazione folkloristica, come il rito della ‘perteca’, i canti e le preghiere scandite dal ritmo della tammorra, in ‘esemplificazioni suonate, cantate e ballate’.

 Dopo mesi di attesa la prima apparizione del libro  delle “Edizioni Gramma, Perugia 2011”, è avvenuta nell’aula consiliare del Comune di Somma Vesuviana, alla presenza di giornalisti e autorità locali.

 Già allora il prof. Vincenzo Spera, Ordinario dell’Università del Molise, entrando nel merito della nuova pubblicazione dell’etno-antropologo Fabio Birotti, fotografa in modo ineccepibile i contenuti dell’opera: La sensazione che subito cresce nell’animo di chi si accinge all’opera è di vera e propria vertigine”, afferma con cognizione di causa. “E’ come trovarsi in un santuario mistico e carnale, misero e prezioso, dove l’icona oggetto di culto si manifesta come specchio del mondo e del volto nascosto di ognuno di noi, santo e grifagno, adolescente e morente. La ricerca e lo studio che Fabio Birotti ora presenta, dice della sua commozione e della sua curiosità, della sua volontà di capire e di come sia riuscito a penetrare la grande e fitta foresta di emozioni e di domande con la consapevolezza di chi conosce ormai bene l’argomento e sa anche quanto qualsiasi risposta possa essere solo nuova ipotesi di ricerca, è sempre legata all’ombra di un altro progetto di studio e di approfondimento. Per tali motivazioni il libro è stato adottato dalla cattedra di Storia delle Tradizioni Popolari come testo scientifico, obbligatorio da leggere per gli studenti del corso di Laurea in Turismo dei Beni Culturali, Facoltà di Lettere, Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa.” 

 Alla presentazione è intervenuta anche la prof. Assunta Ponticelli – Laboratori Enogastronomici Università Suor Orsola Benincasa: Leggendo questo libro si avrà la sorpresa di immergersi in nuovi viaggi intellettuali, di affacciarsi nelle tradizioni popolari locali e nella Festa di santa Maria a Castello con lo sguardo di colui che ha ricercato ed ora presenta approfonditi studi antropologici.

 Lo scopo di questo lavoro – racconta l’autore Fabio Birotti –  è stato quello di approfondire alcune peculiarità del patrimonio demo-etno-antropologico ancora oggi attivo nell’area geografica culturale del complesso vulcanico Somma-Vesuvio e addentrarsi tra le sinuose lastre che da sempre hanno oberato la cultura tradizionale campana; ripercorrendo alcuni cambiamenti sociali, intellettuali ed economici, compresi in un arco di tempo piuttosto ampio.

 Il libro è stato presentato in occasione di un’altra importante Festa, quella della Madonna delle Galline (1 Maggio 2011) con il patrocinio del comune di Pagani; così scrive la giornalista Claudia Campagnano su Repubblica (30 Aprile 2011): Tammurriate, canti popolari, fuochi, processioni: tutto questo fa parte dei festeggiamenti della Madonna di Castello, antica festa popolare di Somma Vesuviana, fatta di riti e leggende, di miti e di storia, tra religione e cerimoniali di fede popolare ….

Anche alcune associazioni culturali di Napoli hanno voluto presentare questo nuovo testo scientifico. Il 27 Aprile Fuochi del Vesuvio è stato perno delle manifestazioni culturali di “Un Tunnèl di tradizioni” a Santa Chiara (a cura di Chiara Pezzuti) e il 27 Maggio è stato proposto dall’ass. culturale Alqali tra documentari antropologici e tanti canti popolari (free entry con aperitivo e buffet organizzato da Valentina Cotini).

 Il 21 Giugno, poi, a cura del Comune di Nola e della libreria Guida,Fuochi del Vesuvio” è stato presentato all’interno della rassegna culturale “Incontri d’autore 2011” alla presenza dei giornalisti Antonio Russo – Il Mattino –  e  Antonio D’Ascoli – Ufficio stampa comune di Nola, Non solo Nola, e Cronache di Napoli – e del poeta/scrittore Mauro Romano. Quest’ultimo nella sua recensione pubblicata su: marigliano.net, laprovinciaonline.info,  Ultimissimo Minuto, afferma: “L’assessore alla cultura dell’Ente bruniano, la prof. Maria Grazia De Lucia, nel confermare meriti all’autore raccolti da tante sue conoscenze, entra nella parte riferendo sensazioni personali dovute ad una sensibilità che ‘sversa’ sapientemente su quanto trattato.

 Precisa:La chiesa dei SS. Apostoli in Nola, ormai relegata a tempio della cultura nolana –  intesa nel senso più ampio del termine – figura in tutto il suo splendore non solo per la presentazione del libro del prof. Fabio Birotti, ‘Fuochi del Vesuvio’, riti e pratiche devozionali per la Madonna di Castello, ma anche per il colpo d’occhio che mirabilmente cadeva sulle opere pittoriche esposte dal maestro Michele Santonastaso, una quarantina di quadri raffiguranti paesaggi e ritratti in modo realistico, dal tratto deciso e fedele alla realtà  o al personaggio rappresentato. Il connubio, rivelatosi oltremodo  appropriato, ha arricchito la scena di suo già ravvivata dall’esibizione della ‘Paranza d’o Criscito’, esibitasi in due brani popolari al ritmo di ‘Castagnette  e Tammorra’ che hanno suscitato nei presenti approvazione e compiacimento … e dalla degustazione finale offerta dall’enologo Francesco Giuliano della cantina avellinese Fonte Novella”.

 Infine conclude: “Lo scrittore, già dal primo intervento si mostra padrone della materia trattata e difficile da cogliere ‘impreparato’ … anche quando la discussione scivola su binari ‘attigui’, quando riferimenti ed accostamenti fanno l’occhiolino alla festa ed alla tradizione dei ‘Gigli’, in auge a Nola in questo periodo con un ricco programma meglio definito nel contesto del ‘giugno nolano’.

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