La Follia della Pasta a Gragnano: un successo sancito dai numeri e dal riconoscimento Igp

Due tonnellate di pasta consumata, 15mila piatti serviti nelle locande di via Roma, circa 80mila presenze da venerdì a domenica. Sono i dati relativi alla undicesima edizione della festa della pasta, conclusasi domenica sera con il concerto di Mario Biondi tenutosi nell’ex piazzale delle Ferrovie dello Stato. Un successo sancito dunque dai numeri e dal riconoscimento, ormai prossimo, del marchio igp (Indicazione geografica protetta) per il principale prodotto industriale gragnanese. “Piu’ che festa quest’anno possiamo parlare di evento – afferma Giuseppe Di Martino, presidente del consorzio pastai gragnanesi -, visto che oltre alle degustazioni un ampio spazio è stato dedicato ai momenti artistico – culturali che hanno rievocato i primi 5 secoli di storia dell’arte bianca made in Gragnano. Un grazie particolare va alla protezione civile, alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale per il grande impegno profuso nella fase organizzativa e nei tre giorni dell’evento”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Annarita Patriarca. “Adesso – commenta – dobbiamo impegnarci a realizzare un percorso turistico integrato della penisola sorrentina con le eccellenze enograstronomiche e la pasta di Gragnano come elemento trainante”. A conclusione dell’evento sono stati ricordati anche i numeri che confermano la crescita a livello internazionale della pasta di Gragnano.  La produzione complessiva degli associati al Consorzio Gragnano Città della Pasta copre il 4,2% del mercato nazionale con 60 mila tonnellate e il significativo 14,12% dell’export nazionale con 184 mila tonnellate. Su 135 pastifici italiani che producono paste secche inoltre 9 si trovano a Gragnano e  fanno parte del Consorzio. Il numero degli addetti nazionale è di 6.884 unità e 350 sono la forza lavoro impiegata a Gragnano nei pastifici aderenti al Consorzio. I formati di pasta prodotti sui Lattari invece, tra produzione industriale ed artigianale con trafila a bronzo, sono 280 (pasta corta e lunga). Il rapporto tra i due formati vede privilegiare la pasta corta con una produzione del 65% mentre la lunga è il 35. Intanto dovrebbe arrivare a breve l’ok definitivo dell’Unione Europea al marchio Igp. Un riconoscimento importante per la pasta di Gragnano che, negli ultimi due anni, ha registrato un notevole incremento di produzione, nonostante il periodo di crisi che colpisce gli altri settori di mercato.

Francesco Fusco

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano