Pompei, boom di visitatori agli Scavi: “1milione e 660mila e 473 da gennaio ad agosto 2011″

A dispetto della crisi aumentano visitatori ed incassi agli Scavi di Pompei. Dal 1° gennaio al 31 agosto del 2011 la Città antica è stata visitata da 1milione e 668mila e 473 visitatori e stabilito il record degli incassi con 13milioni e 630mila e 345euro per l’aumento del numero di visitatori a pagamento provenienti prevalentemente dal turismo internazionale.

Il confronto tra il 2010 e il 2011, al 31 agosto, ha registrato un bilancio positivo per il sito archeologico di Pompei con un aumento di 38mila e 430 visitatori ed un incremento di incassi di 1milione e 152mila e 582euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Dati determinati unicamente dal sistema di taglio privatistico adottato dai siti pompeiani, a seguito di accordo sindacale, che ha fatto lievitare di gran lunga il numero di visitatori e introiti scaturiti dalla mancata chiusura settimanale. Infatti, dal 1° gennaio al 31 agosto 2011, solo nelle 35 giornate di lunedì gli Scavi di Pompei sono stati visitati da 230mila e 900 turisti, con 1milione e 945mila e 185euro di introiti.

Cala, invece, la percentuale dei non paganti, solo agli Scavi di Pompei, che fa lievitare l’incasso a 13milioni e 630mila e 345 euro: un incremento di 1milione e 152mila e 582 rispetto allo stesso periodo del 2010.

Si tratta di una cifra che supera l’ ottimo risultato già conseguito nello stesso periodo del 2010, allorquando gli ingressi agli Scavi furono di 1milione e 630mila e 43 visitatori, con un incasso di 12milioni e 477mila e 763 euro.

Le premesse per superare quindi tutti i record di presenze stabiliti ci sono tutte. Infatti, nel mese di agosto l’antica città di Pompei è stata visitata da 295mila e 584 turisti, con un aumento di 3mila e 311 turisti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando gli arrivi furono in totale 282mila e 674.

L’incremento poi è ancora più rilevante se si confronta il dato del mese di luglio 2011 con quello del 2010, quando agli Scavi di Pompei sono state registrate 316mila e 820 presenze turistiche, con un aumento di 34mila e 146 turisti rispetto allo stesso mese del 2010, quando gli arrivi furono in totale 282mila e 674.

Un simile dato era stato comunque già preannunciato a giugno, che aveva evidenziato l’aumento di turisti da 285mila e 40 turisti, con un aumento di 36mila e 216 persone rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, quando gli arrivi furono in totale 248mila e 824.

Considerevole anche l’afflusso turistico agli Scavi di Ercolano con 6mila e 107 visitatori in più rispetto allo stesso periodo del 2010 che, dal 1° gennaio al 31 agosto del 2011, sono stati visitati da 225mila e 890 turisti.

Riscontrata un’alta percentuale di non paganti che ammortizza l’incasso a 1milione e 182mila e 452 euro e 50 centesimi, registrando un incremento di 130mila e 884 euro e50 centesimi rispetto allo stesso periodo del 2010.

Si tratta di un ottimo risultato conseguito rispetto allo stesso periodo del 2010, quando gli ingressi agli Scavi di Ercolano furono di 219mila 783 visitatori e un incasso pari a  1milione e 51mila e 568 euro.

Discretamente in aumento l’afflusso turistico agli Scavi di Oplonti con 527 presenze in più rispetto allo stesso periodo del 2010 che, dal 1° gennaio al 31 agosto del 2011, sono stati visitati da 31mila e 287 persone.

Rilevata anche ad Oplonti un’alta percentuale di non paganti che ammortizza l’incasso a 39mila e 193euro, registrando un incremento di 4mila e 311euro e 25centesimi rispetto allo stesso periodo del 2010.

Si tratta di un discreto risultato conseguito rispetto allo stesso periodo del 2010, quando gli ingressi agli Scavi di Oplonti furono di 30mila 760 visitatori e un incasso pari a 34mila e 881euro e 75centesimi.

In diminuzione l’afflusso turistico agli Scavi di Boscoreale con 2mila e 992 presenze in meno rispetto allo stesso periodo del 2010 che, dal 1° gennaio al 31 agosto del 2011, sono stati visitati da 6mila e 760 persone.

Riscontrata anche a Boscoreale un’alta percentuale di non paganti che ammortizza l’incasso a 3mila e 519euro e 50centesimi, registrando un decremento di 2mila e 860euro e 75centesimi rispetto allo stesso periodo del 2010.

Si tratta di un risultato passivo conseguito rispetto allo stesso periodo del 2010, quando gli ingressi al Museo e Scavo di Boscoreale furono di 9mila 752 visitatori e un incasso pari a 6mila e 380euro e 25centesimi.

Non si conosce l’afflusso turistico agli Scavi di Stabia del 2011, buono invece quello segnalato nel 2010 di 33mila e 941 presenze, anche se non riscontrabile perché ad ingresso libero, viene da domandarsi perché la Soprintendente in presenza di un numero considerevole di turisti segnalati non provveda a mettere in funzione immediatamente una biglietteria, altrimenti rischia di fare un danno all’erario.

«Un risultato che mette di buon umore chi era preoccupato per la crisi, infatti, questa estate ma ancora in questo periodo, nella città antica di Pompei si registrano mediamente 10 mila turisti al giorno, con un incasso alle biglietterie che si aggira intorno ai 95mila euro al giorno».

«Proprio grazie ai dati estremamente positivi, a dispetto della crisi, si evidenza come la città antica di Pompei sia l’azienda più fiorente del territorio che ha ulteriormente consolidato il proprio ruolo di principale attrattore dell’offerta turistica territoriale e come il settore abbia notevoli prospettive di crescita».

«Un dato inaspettato, perché nessuno immaginava che l’attrazione della città antica di Pompei sconfiggesse tutti gli eventi negativi vissuti, come i diversi crolli registrati durante l’autunno/inverno 2010, le polemiche che ne sono seguite e l´emergenza rifiuti di Napoli, che ancora sussiste, che avevano fatto preoccupare gli operatori turistici».

«Al contrario questi eventi negativi non hanno dissuaso i turisti dal venire a Pompei, ridando fiducia e soddisfazione ad albergatori, ristoratori, gestori di chioschi, di bancarelle, alle guide turistiche, a tassisti e all’intera imprenditoria che fa degli Scavi di Pompei il suo business commerciale».

«Siamo soddisfatti perché questo incremento si conferma un punto d’incontro fondamentale tra i beni culturali e gli operatori del settore turistico, in un momento di incertezza come quello che sta attraversando l’economia italiana, Pompei si conferma un realtà archeologica che ha fatto grandi sforzi per offrire un contributo professionale e dinamico del personale che, benché sotto organico, è riuscito a fronteggiare l’alto numero di turisti ( ad oggi rimane inevasa la nostra richiesta alla dr.ssa Cinquantaquattro di distribuire il personale in servizio nell’intera Soprintendenza in proporzione alle esigenze e l’importanza dei siti). Per quanto ci riguarda cercheremo di estendere le iniziative, già utilizzate nei siti archeologici di Pompei, Ercolano, Oplonti e Boscoreale anche al Museo Nazionale archeologico di Napoli e agli altri siti archeologici dell’area napoletana/flegrea».

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