Una classifica di Legadue così corta ed equilibrata forse non si era mai vista prima. Ben quattro squadre sono in vetta con dieci punti: Giorgio Tesi Group Pistoia, Enel Brindisi, Centrale del Latte Brescia e Trenkwalder Reggio Emilia. Quest’ultima ha ottenuto il primo posto, grazie al successo casalingo per 79-77, conquistato domenica sera, nel big match della settima giornata, contro la Givova Scafati. La compagine dell’Agro, nonostante lo scivolone in terra emiliana (il quarto stagionale), occupa sempre la seconda piazza, a due punti dalla vetta e a braccetto con la Morpho Basket Piacenza. Ma la formazione cara al presidente Alessandro Rossano, sembra aver smarrito la strada del successo esterno. Almeno in campionato, visto che una decina di giorni fa, proprio sullo stesso campo e contro lo stesso avversario, le cose sono andate molto diversamente. Ma quella era la Coppa Italia di categoria, non il campionato. Domenica sera, i gialloblù si sono trovati di fronte una squadra molto motivata, che ha forse disputato la sua migliore gara in assoluto, dall’inizio della stagione agonistica. Stavolta non ha atteso, ma ha aggredito l’avversario. I viaggianti, dal canto loro, hanno avuto il merito di non mollare mai e di giocarsela fino alla fine, alternando ad un primo tempo molle e svogliato, una ripresa tenace e gagliarda, nella quale sono riusciti a rimontare un passivo importante e a giocarsi il tutto per tutto nel concitato finale, quando hanno pesato come macigni gli errori di Marigney e di Thomas: il primo con un tiro dal perimetro («Un tiro che andava preso», ha poi confessato l’atleta statunitense), il secondo con un grave errore dalla lunetta. Fatto sta che la Givova è tornata a casa a mani vuote, ma con la consapevolezza di essere una squadra con grinta e carattere da vendere, che può dire la sua in questo campionato.
Perdere però una partita con un secco 98 nella valutazione finale, contro il misero 63 dei locali fa un po’ rabbia. Ma i numeri non sono tutto nel basket. Anche la doppia cifra di ben cinque atleti ospiti, ovvero Levin (12), Casini (10), Thomas (13), Ghiacci (10) e Marigney (14), nonché la maggiore percentuale di realizzazione da campo (52,3% Reggio Emilia, 56,8% Scafati) e il maggior numero di rimbalzi conquistati (32 Reggio Emilia, 35 Scafati) hanno poi avuto il peso che ci si attendeva, in fin dei conti.
«Abbiamo perso un po’ di fiducia in noi stessi appena Reggio Emilia ha iniziato ad aggredirci. Eppure avevamo iniziato la gara con il piglio giusto e la mentalità che ci voleva. Ma poi ci siamo bloccati, sbagliando anche le cose facili e spianando la strada a Reggio Emilia. Ciononostante – ha detto il tecnico scafatese Giulio Griccioli – abbiamo sfoderato una prova di carattere e ci siamo giocati la sfida fino alla fine, senza mai mollare. Peccato non essere riusciti a completare quella straordinaria rimonta e peccato soprattutto per quell’errore finale di Thomas, senza il quale forse avremmo vinto noi la partita».
Gli ex di turno, Marigney e Ghiacci hanno sentito molto la partita. Il secondo ha così commentato la prestazione della sua squadra: «E’ stata una gara davvero strana, nella quale siamo partiti male e non riusciva proprio niente, ma poi siamo riusciti a rimetterci in carreggiata, sfiorando il successo. Siamo stati traditi anche dai tiri liberi, nei quali dobbiamo migliorare, perché è già la seconda volta che perdiamo in trasferta per un tiro libero. Rispetto alla partita di Coppa, abbiamo avuto un approccio molto più soft alla gara. Abbiamo commesso errori banali in difesa e prestato il fianco all’avversario, mentre in Coppa eravamo partiti subito forte fin dal primo minuto».
Sarà la ripescata Tezenis Verona il prossimo avversario della Givova Scafati, attesa all’MPrime Palamangano per domenica sera, alle ore 18:15. Gli scaligeri sono in grande crescita e venderanno sicuramente cara la pelle.
Antonio Pollioso