Obiettivo rinascita degli Scavi Archeologici: ecco il “Grande Progetto Pompei”, presentato oggi dal governo presso la Prefettura di Napoli. Il premier Mario Monti ne ha annunciato l’immediata operatività attraverso la pubblicazione dei primi cinque bandi europei e sottoscrivendo un “Protocollo di legalità” insieme alla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei (Sanp). Il programma degli interventi, per complessivi 105 milioni di euro (41,8 milioni di fondi Ue, 63,2 di fondi nazionali), si articola su cinque linee d’azione: rilievi e diagnostica (8 milioni e 200 mila euro); consolidamento delle opere (85 milioni di euro, 47 milioni dei quali per il finanziamento di 39 progetti già redatti dalla Soprintendenza e 38 milioni per opere da progettare); adeguamento dei servizi per i visitatori e implementazione di strumenti di comunicazione anche interattivi (7 milioni di euro); potenziamento dei sistemi di sicurezza e di telesorveglianza (2 milioni di euro); rafforzamento della struttura organizzativa e tecnologica della Sanp (2 milioni e 800 mila euro). I primi cinque bandi europei, per un importo complessivo di circa 6 milioni di euro, sono stati pubblicati oggi e riguardano i seguenti interventi: Restauro architettonico strutturale della Casa di Sirico; Restauro e consolidamento delle strutture della Casa del Marinaio; Restauro strutturale e architettonico della Casa dei Dioscuri; Restauro architettonico della casa delle Pareti Rosse; Restauro e Consolidamento delle strutture della Casa del Criptoportico. Inoltre, sono già in corso le indagini idrologiche propedeutiche ai lavori di messa in sicurezza dei terreni demaniali al confine con l’area di scavo (Mitigazione rischio idrogeologico). La durata delle procedure di gara sarà ridotta dal 30% al 50% rispetto ai normali tempi standard richiesti da procedure analoghe. I requisiti richiesti ai concorrenti sono improntati ad elevati standard tecnici, di affidabilità e legalità. Entro luglio 2012, saranno pubblicati altri bandi per le “Regiones” (le nove aree in cui è suddivisa Pompei) maggiormente a rischio: verranno effettuati lavori di consolidamento strutturale, protezione degli affreschi, recupero dei mosaici. L’importo complessivo sarà di circa 10 milioni di euro. Altre sei Regiones saranno oggetto di bandi da avviare entro il 31 dicembre 2012, per un importo di circa 7 milioni di euro. Al fine di garantire il più rigoroso rispetto di criteri di legalità e prevenzione da possibili infiltrazioni criminali, il Grande Progetto Pompei è stato attuato nel quadro di una rafforzata cooperazione istituzionale tra il Ministero dell’Interno e le strutture amministrative centrali coinvolte (Mibac, Miur, Ministro per la Coesione territoriale, Avcp). Il Protocollo di legalità è uno strumento operativo, che disciplina le azioni volte a garantire: la trasparenza delle procedure di gara; il monitoraggio degli appalti di lavori, servizi e forniture; la tracciabilità dei flussi finanziari connessi alla realizzalizzazione delle opere; la rapida e corretta realizzazione degli interventi; la sicurezza dei cantieri. A tal fine, è stato istituito, presso la Prefettura di Napoli, un Gruppo di lavoro coordinato dal Prefetto Fernando Guida e composto dai rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, che collaborerà con la Sanp (stazione appaltante).
Francesco Ferrigno