Dopo le stilettate di “Le Monde” che proprio in questi giorni ha riportato alla ribalta mondiale la “questione Pompei” gli scavi tornano ad interrogarsi sul proprio destino e questa volta a prendere la parola sono i sindacati. Per la mattina del 23 maggio, infatti, l’organizzazione sindacale Cisl- FP, guidata dal segretario Antonio Pepe, ha indetto una assemblea dei lavoratori. A fronte di tale iniziativa sono previsti possibili disagi nell’apertura dei diversi siti vesuviani da Oplonti a Stabiae, da Boscoreale a Ercolano, oltre, ovviamente a Pompei. Il consueto confrtonto sindacale comporta solitamente difficoltà per i visitatori con lo slittamento dell’accesso ai siti archeologici dalle 8.30 ordinarie alle ore 10.30, alla conclusione dell’assemblea stessa. Pompei si spegne lentamente, quindi, secondo la testata francese ma i suoi lavoratori non rimangono in silenzio e domani continueranno a discutere degli scavi e del loro futuro che riguarda loro non menoche noi.
Claudia Malafronte