Agerola: polemiche sulla tassa di soggiorno

“Non abbiamo alcuna intenzione di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. La tassa di soggiorno è un contributo che chiediamo ai nostri ospiti per la bellezza del nostro territorio”. Lo ha affermato il sindaco Luca Mascolo, ieri mattina, durante  una conferenza stampa convocata a seguito dello scontro avuto con l’opposizione, in aula, sul Bilancio. Nel mirino del gruppo “I popolari di Agerola domani” era finita in particolare l’introduzione dell’imposta di soggiorno, che entrerà in vigore nel 2013, ritenuta “estremamente penalizzante, in questo momento di crisi, per lo sviluppo della cittadina dei Lattari”. E ieri mattina è arrivata la replica del sindaco. “Quest’imposta non sarà a carico degli albergatori – ha commentato Mascolo -, né dei commercianti né degli agerolesi in genere, ed è finalizzata ad offrire migliori servizi nel settore della ricettività, dell’ospitalità e dell’accoglienza turistica. Troviamo pertanto anacronistico l’atteggiamento di una opposizione che non è al passo coi tempi e che strumentalizza in quanto a corto di argomenti”. Il primo cittadino respinge dunque ogni accusa. “Non siamo l’amministrazione delle tasse – continua -, e lo dimostra il fatto che, nella scorsa seduta di Consiglio, abbiamo anche discusso sulla determinazione delle aliquote Imu e Tarsu, che resteranno invariate e, quindi, le più basse tra tutti i comuni del comprensorio. E ancora – conclude -, abbiamo discusso e approvato il regolamento per l’attività di compostaggio domestico della frazione umida dei rifiuti urbani, regolando incentivi e premi per chi pratica il compostaggio a casa propria”. Le misure dell’imposta di soggiorno invece, così come l’ammontare della cifra che non supererà comunque i due euro, saranno stabilite dalla giunta comunale. Il versamento, che dovrebbe partire già dal 2013, dovrà  essere effettuato entro il giorno 10 del mese successivo al periodo al quale fanno riferimento le presenze, che verranno comunicate entro lo stesso termine. E il provvedimento interesserà non solo hotel lussuosi e alberghi, ma anche B&B e case vacanza. Intanto il voto in Consiglio tuttavia rischia di spaccare il fronte dei sindaci. Le amministrazioni comunali di Amalfi e Positano hanno infatti ribadito il loro no a questa tassa, “ma evidentemente – fanno sapere dal Comune agerolese – possono disporre di altre entrate in grado di sopperire ai tagli imposti dal governo centrale” .

Francesco Fusco

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