“La giunta ha proposto stamane al Consiglio Comunale – annuncia il Sindaco di San Giorgio a Cremano Mimmo Giorgiano – di approvare la cittadinanza onoraria per lo scrittore Roberto Saviano. Per noi è un simbolo della lotta alla criminalità ed un immagine positiva della nostra terra. Sarei orgoglioso di accoglierlo con tutti gli onori nella nostra città e di fargli indossare per un giorno anche la fascia di Primo cittadino. Noi siamo stati la patria di un altro grande napoletano l’ indimenticabile Massimo Troisi che come Saviano ha rappresentato in positivo nel mondo il nostro territorio. Ci piacerebbe accoglierlo in città con un altro illustre concittadino che ha subito accolto con entusiasmo la nostra decisione il Pm Catello Maresca protagonista dell’ arresto del suoperboss dei casalesi Michele Zagaria”.
“Noi – spiegano gli assessori comunali Francesco Emilio Borrelli e Michele Carbone che hanno sostenuto con determinazione l’ iniziativa – siamo coetanei di Roberto Saviano e siamo orgogliosi di quello che ha fatto e di cosa rappresenta. Non condividiamo le critiche di chi ritiene che con i suoi libri abbia infangato la Campania e ci dissociamo da quelle campagne che tendono a denigrare la sua figura ed il suo lavoro. Saviano ha raccontato la verità ed ha aiutato concretamente le forze dell’ ordine a combattere la camorra. Per noi è un esempio che tutti dobbiamo seguire. Lunedì sera eravamo a Napoli assieme a migliaia di persone tra cui tantissimi giovani per applaudirlo durante la presentazione del suo ultimo libro e abbiamo respirato un’ aria positiva di riscatto civile. A nostro avviso ogni comune della Campania dovrebbe dare la cittadinanza onoraria a Saviano per quello che ha fatto invece di combatterlo, isolarlo o denigrarlo”.
“Ho subito convocato la conferenza dei capigruppo per calendarizzare il consiglio – spiega il Presidente del Consiglio Comunale Ciro Sarno – in cui proporremo l’ approvazione dell’ atto. Saviano non è solo un simbolo della lotta alla camorra ma uno degli scrittori italiani più conosciuti al mondo di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi”.