Risultano solo due le offerte giunte sul tavolo del commissariato per la costruzione dell’inceneritore di Giugliano. A presentarle due associazioni temporanee d’impresa. La prima è l’A2A, la stessa che gestisce l’impianto di Acerra. L’altra invece è l’Astaldi di Roma. L’ impianto dovrebbe sorgere in località Torre Carinati nell’ex centrale Enel circondato da coltivazioni di mele annurche.
“Costruire inceneritori in Campania deve essere un affarone – dichiara il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli – visto che la A2A che già gestisce l’ impianto di Acerra si candida a realizzare anche quello di Giugliano.
Le stesse istituzioni che non riescono ad arginare il dramma della Terra dei fuochi, non forniscono i dati del Registro dei Tumori, non realizzano i siti di compostaggio, fanno flop con la raccolta differenziata e chiudono gli stir in compenso sono solerti ed efficienti nel mandare avanti a tempo record la procedura per spendere gli oltre 300 milioni di euro per costruire il nuovo inceneritore di Giugliano. Non vorremmo che la nuova emergenza rifiuti che sta nascendo in queste a causa della chiusura dell’ impianto di Tufino sia un modo “truffaldino” per cercare di spingere la popolazione napoletana ad accettare anche il secondo inceneritore”.









