Il fatto nuovo nella politica di Boscoreale è che non c’è niente di nuovo. La Giunta è rabberciata e dimezzata; i servizi lasciano a desiderare e il Bilancio, il consuntivo che dovrebbe dare gli indirizzi di gestione dell’amministrazione, pure sta male combinato. Ciò detto, come rivela e ipotizza un autorevole esponente del Pd, il partito che, nel bene o nel male, è stato lo sponsor del sindaco Balzano, non c’è niente di buono in questo governo. Vale a dire che, sintetizzando il tutto con una frase tormentone di un film cult degli anni Ottanta, con Gigi e Andrea, «Se tutto va bene stiamo rovinati». Il Bilancio: ancora non si sa se e quando sarà portato in discussione e approvato. E, come sottolineneano alcuni tra gli stessi consiglieri di maggioranza, è forte la probabilità che la legge economica vada in discussione a settembre, considerato che siamo alla fine di luglio e nessuna luce si è accesa nelle stanze del potere.
La data ultima per poter portare correttamente l’argomento in discussione nell’aula consiliare era la fine del mese di luglio. Adesso, siamo a meno di una settimana dall’inizio del “tutti al mare” agostano e del Bilancio nemmeno si parla. Non è che la cosa, visti i debiti e la situazione precaria delle casse, si riesca a fare in quattro e quattro otto. Dunque, il rinvio a settembre rimane quasi un fatto obbligato. Con tutto quello che ne deriva sulle previsioni di spesa e sul corretto utilizzo dei pochi fondi disponibili. Ragion per cui non si potrà fare altro che portare avanti un «Bilancio tecnico» con tutto quello questa sorta di stratagemma si porterà appresso. Ovvero, una legge economica di sapore squisitamente “tecnico”, non accompagnata da misure strutturali e scelte d’indirizzo “forti”, lascia il tempo che trova. Quali sono i problemi che invece si sarebbero dovuti affrontare? In prima battuta si sarebbe dovuto provvedere alla riorganizzazione della macchina comunale e in maniera specifica dei settori: tributi, commercio e quant’altro deve produrre e far fare cassa, visto che hanno responsabilità e sono incisivi appunto sull’economia dell’azienda comune, il cui funzionamento costa al cittadino quasi il settanta per cento del Bilancio.
Questo non si è fatto. E nemmeno si riesce a capire se il sindaco Balzano abbia davvero in animo di mettervi mano perché – come suggeriscono sempre le “voci di dentro” della maggioranza – ciò comporterebbe affrontare quei poteri forti che da anni hanno messo su una sorta di lobby burocratica mai scalfita dai pochi e timidi interventi che si sono tentati in passato. Altro punto dolente i servizi. Su di loro pare che l’amministrazione, armata all’inizio di buona volontà, o almeno così dava a intendere, stia perdendo la sfida che aveva con gran clamore annunciata. Verde pubblico, pubblica illuminazione (mancante,in alcune aree, anche in pieno centro cittadino; fatiscente in altre, e oggetto di denuncia sui mezzi d’informazione da parte di consiglieri comunali) e Ambiente reale, la partecipata comunale che provvede al decoro delle strade della cittadina attraverso la raccolta differenziata dei rifiuti. Ovviamente, onestà intellettuale vuole che si citi anche l’esistenza di una buona dose d’incapacità – o di menefreghismo – del cittadino, a mettere in atto azioni che sono sinonimo di civiltà: fare una corretta differenziata; non imbrattare i marciapiedi con buste e ingombri quando non è periodo di raccolta; ridurre al minimo l’ingombro della sede pedonale con cartoni e colli buttati alla meno peggio. Infine, resta il rebus assessori: a quasi tre mesi dallo scioglimento della Giunta da parte di Balzano, ancora non si sa chi resta e chi va via.
Alcune deleghe De Falco, Marcone, Pesacane) sono state riaffidate. Di altre non si sa più niente. L’impegno era quello di un turn over della squadra. Ma pare che da un lato ci sia qualcuno che sta aggrappato alla poltrona e dall’altro, chi invece preferirebbe andare via (si parla insistentemente di un “maldipancia dell’assessore Marcone che penserebbe alle dimissioni) e lasciare il posto e le “rogne” a chi vorrà. Di più, pare che sia lo stesso Pd a premere per un rinnovo di alto profilo della squadra. Sarà capace Balzano di tenere ancora il timone della barca e non essere preso nei gorghi della prima tempesta post agostana? Basterà aspettare qualche settimana per capirlo. E allora tutto si chiarirà.
Alfredo Volpicelli