Come annunciato nei giorni precedenti, lo stadio San Paolo cambierà aspetto. Il progetto, presentato a palazzo San Giacomo, fu ben accolto dal primo cittadino De Magistris che dichiarò di non fermarsi nemmeno ad agosto per procedere celermente col restyling dello stadio di Fuorigrotta.
In complesso, il San Paolo sarà rinnovato: capienza ridotta (attorno ai 41mila), niente pista d’atletica e copertura più leggera.
Quindi dai circa 60.000 della capienza attuale, si passerà a 41.000 posti, “identico come numero allo Juventus Stadium, l’ultimo buono stadio fatto in Italia” affermava De Laurentiis.
Ridimensionamento poco gradito ai tifosi che non hanno perso occasione per esprimere il loro disappunto. Hanno, infatti, imbrattato con murales l’esterno dell’ingresso della tribuna Posillipo dello stadio San Paolo. La frase recita “41.000 posti? Ricorda, se il San Paolo non fa il pienone è colpa della tua falsa programmazione”.
La capienza del San paolo è stata ridotta col passare del tempo,. Si Partì con 100.000 dei tempi di Sivori e Altafini, si scese a 90mila alla fine degli anni 70, e via nel tempo fino ai sessantamila attuali. Contenere il numero dei posti a sedere è conseguenza della evoluzione tecnologica che porta meno persone a recarsi allo stadio preferendo accomodarsi nelle poltroni domestiche e beneficiare della visione satellitare che beneficia anche le società.
I lavori prenderanno il via nel 2016 per essere ultimati nel 2018.