A Scafati è caos in casa Aliberti-Paolino dopo la bufera provocata dalle indagini della Dia e dei carabinieri.
Perquisizioni a tappeto nell’abitazione del primo cittadino scafatese, Pasquale Aliberti, e del consigliere regionale presidente della commissione anticamorra Monica Paolino; inoltre i militari hanno effettuato blitz nelle residenze del fratello di Aliberti, Nello, della segretaria comunale, Immacolata di Saia, e dello staffista del sindaco, Giovanni Cozzolino.
Perquisito anche l’ufficio dell’onorevole presso la sede del Consiglio Regionale: l’accusa per l’onorevole Paolino sarebbe quella di voto di scambio politico-mafioso.
Successivamente i militari hanno spostato le loro indagini a Palazzo Meyer, casa comunale scafatese, dove, coordinati dal pm della Dda Vincenzo Montemurro, per circa un’ora e mezza hanno proceduto col loro lavoro di indagine concentrandosi principalmente sugli uffici al secondo piano.
Il primo cittadino, stante anche la correttezza del personale operante, si è mostrato molto disponibile offrendo tutte le spiegazioni necessarie relative ai documenti rinvenuti. E’ stata ritirata presso il Comune la documentazione relativa ad alcuni appalti ma si tratta di carte di poca rilevanza che gli inquirenti hanno comunque ritenuto dover acquisire. Aliberti ha dichiarato di essere sereno disponibile ad offrire alla magistratura tutti i chiarimenti che dovessero essere necessari ed utili alle indagini.
Poco dopo, andati via i militari, la vita a Palazzo Meyer è ripresa con la celebrazione di un matrimonio nelle sale della casa comunale.
Raffaele Cirillo