A seguito degli ultimi avvenimenti politici a Pompei, Attilio Adami, componente Pd Direzione Metropolitana, e Alfredo Benincasa, ex consigliere comunale del Pd, hanno inviato una durissima nota con la quale hanno sottolineato come il sindaco (tesserato Pd) Nando Uliano sarebbe “ostaggio, sin dall’inizio, di se stesso e di esponenti politicamente inaffidabili e poco propensi al bene della città ma più propensi al loro fare”.
“Alla luce dell’annunciato azzeramento e conseguente rimodulazione dell’ennesima (ormai ci vuole la calcolatrice) giunta del sig. Uliano, – hanno scritto Adami e Benincasa – è giunto il momento di prendere ufficialmente atto, del totale e completo fallimento di questa amministrazione, presunta nuova.
Nata già figlia monca di un insieme, composta solo da liste civiche disunite e disomogenee, unite solo da un programma falso, pretestuoso ed utopistico. Solo scopo potere amministrativo.
Un vero e proprio tracollo istituzionale, sfociato in una deriva non democratica senza precedenti nella storia del Comune di Pompei dal 1928.
Una seria dialettica politica, ove ci fosse, imporrebbe una ricomposizione equilibrata, rappresentativa della realtà di maggioranza consiliare, legittimamente eletta alle scorse elezioni del 2014.
La stessa fortemente delusa da questo disastroso capo dell’esecutivo.
Sono recentissime le cocenti delusioni di diversi gruppi della maggioranza che sostiene il Sig. Uliano, delle loro fantomime a cui abbiamo assistito a seguito ad accordi raggiunti al fine del potere di poltrona.
Giunte tecniche imposte da forze non elette dal popolo e non concordate.
Anche questa volta la politica è completamente mortificata e disattesa.
Sindaco ostaggio, sin dall’inizio, di se stesso e di esponenti politicamente inaffidabili e poco propensi al bene della Città ma più propensi al loro fare.
Il Sindaco vive con la spada di Damocle per una sfiducia sempre pronta dietro la solita richiesta quotidiana, si affida a collaboratori non graditi alla sua stessa coalizione senza tener conto del danno che procura alla Città, ma curando, pulendo e pensando solo alla sua poltrona girevole.
Magari con un nuovo Selfie pieno di pesantezza…
Oltre ad una assoluta mancanza di indirizzi amministrativi e di condivisioni, nonchè di confronti politici, ha solo dichiarato una sua adesione al Pd, a cui non appartiene per valori, per storia, per cultura e del quale vi è una pertinenza soltanto in virtù di un fantomatico tesseramento effettuato allo scopo di un appoggio alle elezioni Metropolitane.
La Città chiede, a voce alta quindi, di essere edotta sulle vere intenzioni e sulle decisioni che il Sindaco vuole prendere. Sulle iniziative da mettere in esecuzione nell’immediato.
Escludendo le noiose e piagnucolose scuse esibite ad oggi, i debiti, i bilanci, i vecchi politicanti ecc.
Senza dimenticare, mai, i suoi trascorsi, più che decennali, in consiglio comunale e non ultimo anche da vicesindaco dell’amministrazione d’alessiana.
La Città attende nell’immediato una rispostaseria e concreta, altrimenti tutti a casa per evitare danni seri ed irreparabili”.