Ieri mattina, nell’ambito di una indagine per associazione a delinquere finalizzata all’emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti ed altri reati di natura tributaria coordinata dalla Procura della Repubblica – sezione “Reati di Criminalità Economoca”, militari del I Gruppo della guardia di finanza di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza del gip presso il Tribunale di Napoli, hanno proceduto al sequestro preventivo di beni (in specie immobili e quote societarie) per il complessivo valore di circa undici milioni di euro.
I sequestri costituiscono l’esito di una complessa attività d’indagine condotta nei confronti dei componenti di un sodalizio criminale che, mediante la fraudolenta creazione ed interposizione di vari soggetti giuridici e la conseguente emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, hanno posto in essere una frode fiscale di consistenti dimensioni.
Destinatari dei provvedimenti del sequestro per equivalente sono trentacinque soggetti, sodali di un gruppo criminale con base a Napoli ed importanti ramificazioni in tutto il territorio nazionale, che attraverso il coinvolgimento di molteplici imprese risultate “cartiere”, specializzate nelle frodi dell’Iva comunitaria, importavano e successivamente commercializzavano prodotti informatici, carta per ufficio, carta fotografica, bobine di film estensibile, materiali plastici, casalinghi, articoli per tabaccheria e per fumatori per un giro di affari quantificato in oltre cinquanta milioni di euro. Le società coinvolte nella frode carosello risultano essere trentadue, di cui una di diritto inglese.