Degrado a Bagnoli ormai endemico. Sull’arenile interdetto alla balneazione e all’elioterapia cumuli di rifiuti arricchiti da due banchi per la conservazione dei gelati usati dai noleggiatori abusivi di lettini e ombrelloni quali frigo nei quali custodire bevande (anche alcoliche) e panini da vendere ai bagnati illegalmente. Questo andazzo, è doveroso sottolinearlo, dura da decenni a pochi metri dal commissariato di polizia di Bagnoli. A tutto c’è un limite ma a Napoli sovente questa linea di demarcazione si supera sotto gli occhi di tutti e, quel che è peggio, nell’indifferenza totale di chi sarebbe preposto istituzionalmente alla difesa della legalità sul territorio è palesemente non lo fa.
Nel frattempo il sindaco di Napoli invece di affrontare emergenze gravissime per la cittadinanza si perde in questioni di prestigio e competenza con il governo centrale sulla questione Bagnoli Futura: oltre 270 milioni di euro che dovrebbero bonificare e rilanciare luoghi violentati per lungo tempo da politiche industriali scellerate ma che ad oggi restano miseramente sulla carta. E’ chiaro che certi politici e amministratori ignorano la quotidianità delle comunità che rappresentano inseguendo questioni personali e gridando alla lesa maestà individuale invece di preoccuparsi del benessere comune.
La camorra sguazza in questo caos abbagliando emarginati con pochi euro e forse uno scooter, comprando giovani vite con la lusinga di un’esistenza agiata e riverita che invece conduce inesorabilmente alla morte o alla lunga detenzione. Chi comanda realmente a Napoli non ha nulla a che vedere con i cosiddetti miserabili: individui inferiori, perché questo certa gente pensa delle realtà popolari, buoni da spremere in periodo elettorale che si vendono per una bolletta pagata o per una spesa al supermercato. Lucrare sulla miseria è azione ignobile ma a Napoli sono tanti i professionisti di questa vergognosa pratica.
I giovani che non appartengono ad alcun casato, politico, professionale o camorristico emigrano alla ricerca di un avvenire migliore abbandonando una città in cui se sei solo e anonimo non fai molta strada. Il resto sono chiacchiere da mercato, retoriche della domenica , pettegolezzi di chi non ha mai avuto il problema di mettere insieme pranzo e cena. In sintesi: San Gennaro, se hai ancora pazienza e amore per questi luoghi, aiutaci tu.
Alfonso Maria Liguori









