Dopo solo due settimane dall’ultima volta, le scuole di Castellammare stamattina sono scese in piazza per manifestare tutta la loro contrarietà, ancora una volta, alla Buona Scuola voluta dal governo Renzi (ormai approvata da quasi un anno). Il pretesto è stato dato loro dalla Giornata internazionale dello studente dove in varie scuole d’Europa ci si organizza per reclamare i propri diritti.
Leggendo le motivazioni che hanno spinto alcuni neo eletti rappresentanti d’istituto, si evince chiaramente che non esiste un motivo unico. Ogni scuola manifestava per qualcosa di diverso e, infatti, il numero di coloro che hanno preferito restare in classe è stato sicuramente maggiore rispetto all’ultima manifestazione.
Appare sempre paradossale continuare a parlare di Buona Scuola o di referendum (sempre se si manifesta per un referendum considerato che è il mezzo più democratico che esiste) quando ci sarebbero altre ragioni per cui protestare: basta girarsi intorno a Castellammare che si trovano gli spunti adatti.
Tanta rabbia e confusione, quindi, anche questa mattina quando alcuni lavoratori sono stati letteralmente bloccati nel traffico per più di mezz’ora a causa dei circa 200 ragazzi delle varie scuole che hanno bloccato una della arterie principali della città: il Viale Europa. Come sempre il corteo è arrivato fino a Palazzo Farnese dove, dopo qualche coro, i ragazzi delle superiori si sono sciolti per darsi appuntamento nei migliori bar di Castellammare.
Intanto scoppiano le discussioni anche sui social fra coloro che hanno deciso di entrare e coloro invece hanno preferito scioperare fra i diversi alunni delle scuole che lottano a chi aveva la percentuale di alunni maggiore. Peccato che quando si doveva protestare per la Buona Scuola molti non sapevano neanche cosa fosse: ormai è tardi. Colpevolizzare il povero Renzi, ancora e ancora, risulta essere diventata la moda del momento: non è così che si crea un’ideologia politica.