Ieri pomeriggio è rientrata a Napoli con un aereo proveniente dalla Turchia Rosa Di Domenico, la ragazza minorenne partenopea allontanatasi per 9 mesi senza dare alcun segnale alla famiglia . Il Pubblico Ministero della Procura Nord di Napoli ha raccolto le prime dichiarazioni della ragazza nell’aeroporto di Capodichino. La 15enne si era allontanata da casa nel mese di maggio scorso e dopo la denuncia dei genitori erano iniziate le ricerche per ritrovarla. Le indagini delle forze dell’ordine hanno consentito di individuare nella Turchia come il paese nel quale Rosa si era trasferita.
Le squadre mobili di Napoli e Brescia hanno trasferito le informazioni alla polizia turca tramite l’Interpol che ha inviato una notifica sul caso. Rosa si era presentata stamattina nel Consolato di Istanbul che ha poi trasferito l’informazione agli inquirenti italiani. La giovane, grazie all’ausilio di una psicologa, ha riferito una serie di informazioni di interesse investigativo al vaglio della Procura e che verranno riscontrate dalla polizia giudiziaria con successive indagini. “Ciao sono Rosa, io sto bene e voglio ringraziare tutti voi che in questo periodo di tempo siete stati accanto alla mia famiglia, lasciandola mai da sola e dandogli la forza e il coraggio di andare avanti.
Siete delle persone fantastiche. Grazie a tutti voi con il cuore”. Questo messaggio, inviato sui social networks dalla zia di Rosa Di Domenico in piena notte, è stato condiviso da centinaia di persone. Erano tantissimi i gruppi che si interessavano della ricerca della quindicenne di Sant’Antimo che ieri, nove mesi dopo, ha potuto finalmente riabbracciare la sua famiglia. Da alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi sembra che che la ragazza abbia raggiunto a Milano, in treno, Ali’ Quasib, 25enne di Brescia, indagato, dopo averlo conosciuto in chat nel 2012. I due avevano fatto perdere le proprie tracce trasferendosi in Grecia e poi in Turchia. Lieto fine dunque per una vicenda che ha gettato nel panico la famiglia di Rosa per mesi.
Alfonso Maria Liguori