“Il provvedimento di urgenza del Tar non pregiudica il merito che si discuterà nei prossimi giorni e siamo convinti che dal punto di vista giuridico abbiamo le ragioni dalla nostra parte”. Esordisce così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris dopo che il Tar della Campania ha accolto il ricorso della Regione Campania contro la sua ordinanza relativa anche alla “movida” o meglio agli orari e alle modalità della riapertura sociale.




Sospesa, dunque, l’ordinanza sindacale che contrastava apertamente l’ordinanza n. 53 firmata dal presidente De Luca. Stando a quanto deciso dal primo cittadino i locali avrebbero potuto somministrare bevande e alimenti, anche da asporto, fino alla mezzanotte, e non fino alle 22 come ordinato dalla Regione. Per gli orari di chiusura, per la Regione il limite massimo era l’una di notte, mentre de Magistris aveva allungato il termine fino alle 2.30, durante la settimana, per arrivare fino alle 3,30 nel weekend.

Il sindaco Luigi de Magistris, nel video lanciato sui social, specifica inoltre che: «Il provvedimento non boccia e non sospende l’ordinanza sindacale, ma dice una cosa finanche comprensibile: che di fronte a orari contrastanti si è ritenuto di far prevalere l’ordinanza della Regione perché giustificata come ordinanza di natura sanitaria».

Per de Magistris è proprio questo il punto grave e assolutamente sbagliato perché proprio riducendo gli orari e i luoghi si spingono le persone a concentrarsi e quindi a creare un rischio contagio superiore.




«De Luca sta mettendo in pericolo la salute dei napoletani e dei campani – continua il sindaco – e io ho il dovere di tutelare la salute dei miei concittadini. Non è il capriccio de Magistris-De Luca e basta con questo atteggiamento punitivo nei confronti dei cittadini e degli operatori economici perché ormai si gira in tutta Italia, le persone escono e non si comprende perché invece a Napoli, dove da circa un mese c’è contagio zero, non si possano liberare più luoghi».

Poi il primo cittadino partenopeo si dice contento perché l’ordinanza emanata dal Comune non è stata annullata né sospesa e rimane in piedi tutta la parte con sono stati aperti i luoghi che erano chiusi. Quindi aperti il parco di Capodimonte e la Floridiana, che riaprirà domani, così come apriranno l’ex area Nato, l’ippodromo di Agnano, luoghi dove si potrà andare nei parchi con le bici, a passeggiare e a riappropriarsi della città.




«L’ordinanza – conclude de Magistris – è perfettamente legittima, semmai prevale il capriccio di una persona che ritiene di dover intervenire sulla regolamentazione della mobilità pedonale, dell’economia e del commercio che non ha nulla a che vedere con la sanità ed anzi abbiamo scientificamente dimostrato, con atti alla mano, che la nostra ordinanza tutela anche di più la salute».



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