San Giorgio, omicidio di Raffaele Gallo: videosorveglianza al vaglio della polizia

Risulterebbe essere un affiliato nelle fila dei cutoliani, successivamente passato al clan Troia dopo la sconfitta della Nco ed infine passato al clan Mazzarella

Si indaga anche con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza sull’omicidio di Raffaele Gallo, 56 anni, raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco ieri mattina mentre percorreva con lo scooter via Luca Giordano a San Giorgio a Cremano. La camorra spara, e lo fa di mattina nei pressi di un supermercato in via Luca Giordano. Sul luogo dell’omicidio, avvenuto ieri intorno alle 10 e 45, il corpo di Raffaele Gallo giaceva sul marciapiede con ancora il casco indosso e con accanto il suo scooter rovesciato in terra. Sulla sinistra una donna seduta sulla sedia, sorretta da un uomo delle forze dell’ordine.



Dopo le 11 poi sono giunti altri parenti tra lacrime. Gallo, che aveva 56 anni, è stato raggiunto in petto e alla schiena da numerosi colpi di pistola calibro 9. Raffaele Gallo lavorava nel settore dei carburanti, ma aveva un passato ingombrante. Infatti risulterebbe essere un affiliato nelle fila dei cutoliani, successivamente passato al clan Troia dopo la sconfitta della Nco ed infine passato al clan Mazzarella, dove sembra che militasse ancora. L’uomo aveva precedenti per associazione mafiosa e precedenti per droga e armi, ed era stato scarcerato nel 2019.



Una delle motivazioni del delitto potrebbe risiedere nel fatto che la vittima era il fratello del collaboratore di giustizia Giovanni Gallo che ha fatto chiarezza sull’agguato avvenuto nel del 2011 in via San Giorgio Vecchi, nel quale fu ucciso Luigi Formicola. Gallo accusò il capoclan Vincenzo Troia e i fratelli Giuseppe e Andrea Attanasio autori di quel raid di morte.
Durante la folle sparatoria del 2011 perse la vita anche Vincenzo Liguori, vittima innocente della camorra. Un proiettile vagante lo ferì mortalmente mentre si trovava nella sua officina, era il padre della giornalista de il Mattino di Napoli Mary Liguori.

Gianluca D’Ambrosio



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