
Non abbandonano il presidio di via Argine i lavoratori della Whirlpool di Napoli. Ancora un Natale di lotta per difendere il proprio diritto al lavoro, le proprie professionalità e un futuro che purtroppo è sempre più incerto.
Anche quest’anno nessuna tradizione napoletana a tavola perchè non c’è stato nessun pranzo, ma solo un brindisi ed un veloce scambio di auguri per riconfermare la volontà di stare insieme in un momento complicato e difficile.
In attesa del prossimo tavolo convocato al Ministero delle Sviluppo Economico per lunedì 28 dicembre, la fiducia continua a caratterizzare l’attesa dei lavoratori dello stabilimento napoletano. Le soluzioni prospettate da mesi, in primis dal governo, sono sempre più impalpabili.
Italia Orofino, operaia, schierata da sempre contro la chiusura ed in prima linea nella lotta per lo stabilimento di via Argine, ha così dichiarato: “Oggi è un Natale particolare, diverso, ma pur sempre Natale. Mascheriamo una tristezza ed una malinconia con il sorriso, per i nostri figli, per i nostri cari. Stiamo in presidio con un piccolo gruppo, con orari ridotti per rispettare le restrizioni del Dpcm”.
Ancora un Natale, ancora un giorno al fianco di chi lotta: “Non molliamo nemmeno nel giorno di Natale e raggiungiamo i nostri compagni che sono di turno. In questa lotta nessuno è solo, nessuno può sentirsi da solo. Insieme si lotta e insieme si resiste”.
Nel prossimo incontro, precisa la Fiom, sarà chiesto a Whirlpool di motivare la chiusura del sito, “dal momento che l’amministratore delegato La Morgia ha detto che il volume produttivo del 2020 è stato analogo a quello del 2019 e si prevede un ulteriore incremento produttivo per i primi sei mesi del 2021”. Al Governo, poi, il sindacato chiede un’iniziativa in grado di far modificare posizione all’azienda.
Mercoledì 30 alle 15, il Cral presenta l’iniziativa del calendario solidale “Sulla nostra pelle”. Ci saranno istituzioni, forze politiche, sindacati, artisti, associazioni e rappresentanti della società civile.