Non è sul tavolo al momento l’ipotesi di un lockdown generalizzato. E’ quanto affermano diverse fonti di governo. Una notizia che smentirebbe le voci di un possibile nuovo lockdown a livello nazionale.
Una nuova stretta sarebbe comunque attualmente al vaglio del governo coadiuvato dal Comitato tecnico scientifico che potrebbe considerare un paio di alternative per poter frenare la diffusione del contagio da Covid-19 e delle varianti che si stanno propagando a una velocità considerevole e facendo sorgere ragionevoli dubbi anche sull’efficacia dei vaccini.
Le attuali misure restrittive dell’ultimo DPCM sembrano non essere sufficienti, secondo Massimo Galli, direttore delle malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano. Per l’esperto il peggioramento era prevedibile laddove ci sono state delle riaperture proprio nel momento in cui era il caso di tenere tutto chiuso.
Adesso, l’ipotesi di una chiusura nazionale avrebbe come scopo proprio quello di “piegare la curva” dei contagi e poter accelerare la campagna vaccinale.
Tuttavia la questione è piuttosto delicata perché se da un lato un lockdown generalizzato fornirebbe l’opportunità di impedire la diffusione del virus e garantirebbe una maggiore copertura vaccinale, dall’altro, metterebbe nuovamente in ginocchio un’economia che già così, fra aperture, chiusure e mezze “misure” a dirla come De Luca, stenta a ripartire.
Tra le diverse altre ipotesi avanzate, quella che sembra essere la più accreditata è una chiusura nei week end, come già fatto durante le vacanze di Natale. Una limitazione che mira ad evitare gli assembramenti soprattutto di giovani e giovanissimi e l’anticipo del coprifuoco alle 20:00, oggi è in tutte le regioni, anche quelle gialle, dalle 22 alle 5 del mattino seguente.
Tra le misure che il governo andrebbe a varare anche la chiusura dei centri commerciali anche nei giorni festivi laddove sono chiuse anche le scuole.
Restrizioni ulteriori anche per le aree con livello di restrizioni meno pesante, con la realizzazione di una zona gialla rafforzata con misure più severe. Sono queste le indicazioni del Cts per arginare i contagi di Covid e limitare l’impatto delle varianti. Sembra quindi tramontare definitivamente l’ipotesi del lockdown generalizzato, come si era anticipato in questi giorni. L’intera nazione in “rosso” non rientra tra le indicazione del comitato e il governo sembra proprio non prenderlo in considerazione.