
Mentre la variante inglese preoccupa per la sua rapida trasmissibilità e diffusione, ma sembra non inficiare l’efficacia dei vaccini finora autorizzati e somministrati, quella sudafricana risulta essere più problematica”.
Lo ha dichiarato Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infections Diseases.
Fauci che ha eseguito uno studio sulle 5 varianti emerse negli Stati Uniti, nel corso della lezione trasmessa sui siti dell’Accademia dei Lincei e dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù ha infatti sostenuto che allo stato attuale la variante “sudafricana, sembra la più problematica, perché aumenta probabilmente la trasmissibilità, riduce in parte l’efficacia di alcuni vaccini e in vitro sembra anche diminuire quella degli anticorpi monoclonali”.
Tuttavia, sebbene ci sia ovviamente preoccupazione e gli scienziati stiano continuando nel loro lavoro di monitoraggio delle mutazioni del Sars-Cov-2 “i vaccini che abbiamo proteggono tutti in qualche modo dalle varianti, anche se in grado minore”, ha concluso.