Non intende fare passi indietro il Presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, che alla trasmissione Porta a Porta dell’altra sera ha riconfermato la sua intenzione di procedere nell’acquisto del vaccino Sputnik.


L’accordo stretto tra la Regione Campania e l’azienda produttrice russa prevede l’acquisto iniziale di 3.5 milioni di dosi, in tre mesi, con la possibilità di prenderne successivamente altri tre. Il prezzo si aggirerebbe intorno alla stessa cifra attualmente pagata per il vaccino Pfizer, ma potrebbe essere rimodulato nel caso in cui anche l’Italia o l’Europa decidessero di stringere accordi per lo stesso siero.

“Il costo è di 8 dollari e mezzo – ha spiegato De Luca – Ma, se subentra un accordo con gli stati europei o direttamente con l’Europa, il prezzo viene adeguato automaticamente a quello interstatale”.


La decisione comunicata nei giorni scorsi dal governatore aveva fatto scaturire reazioni sia da parte di altri colleghi governatori che dello stesso premier che aveva invitato tutti a prestare la massima attenzione nel firmare accordi con aziende i cui vaccini non hanno ancora ottenuto le autorizzazioni necessarie.

“Non c’è alcun ostacolo a fornirsi di altri vaccini al di fuori di quelli contrattualizzati dall’Unione Europea, per i quali non possono procedere né le Regioni né lo Stato Italiano. Noi siamo vincolati dalla normativa europea a non fare contrattazioni con Pfizer, AstraZeneca, Moderna e Johnson & Johnson – ha chiarito il governatore campano – Per quanto riguarda le altre aziende non c’è alcun vincolo, e dunque siamo andati avanti cercando interlocutori sul mercato mondiale. Abbiamo fatto una gara sulla base delle norme del codice dei contratti del nostro Paese, ha risposto l’azienda produttrice del vaccino russo, abbiamo contrattualizzato con Sputnik. L’accordo che abbiamo raggiunto è di questo tipo: si fa un contratto, ma l’esecutività parte immediatamente dopo l’approvazione del vaccino da parte di Ema o Aifa. Abbiamo 4 mesi di tempo, se in questo periodo abbiamo l’approvazione degli organi di controllo si va avanti, altrimenti decade il contratto”.


A sostegno della sua scelta, De Luca, porta le cifre relative alle dosi consegnate alla Campania che si è ritrovata con un numero percentualmente inferiore di dosi rispetto al numero di abitanti presenti sul suo territorio a differenza di molte altre Regioni che a parità e con minor numero di abitanti hanno ottenuto un numero anche maggiore di dosi.

L’assicurazione del nuovo commissario, il generale Figliuolo, per il quale sarà consegnato un vaccino per ogni abitante è stata accolta con favore dal governatore campano che, però, ha sottolineato come il nuovo criterio possa portare a una svolta considerevole solo a patto che vengano recuperate le dosi perse precedentemente.

Lo scopo di De Luca è quello di poter immunizzare la popolazione vaccinabile entro il prossimo autunno, ma per ottenere questa immunizzazione sono necessari vaccini e dosi. Non è possibile, secondo il presidente campano, dover attendere mesi e mesi prima che le agenzie preposte ad approvare o meno un vaccino, esprimano il loro parere. “Non possiamo perdere sei mesi per una valutazione”. Ha sostenuto convinto De Luca aggiungendo: “Per Pfizer ci sono volute tre settimane, e allora ci auguriamo che chi di dovere ci dia una risposta, positiva o negativa che sia, in tempi accettabili”.


Sulle riaperture De Luca continua ad essere netto nel suo modo di vedere: “Noi vogliamo aprire tutto, ma per sempre”.

Nell’immediato il governatore si sta adoperando per garantire, nel minor tempo possibile, una ripresa economica che parta dal settore trainante della Campania: il turismo.

“Stiamo lavorando per immunizzare in anticipo le isole, gli abitanti ma anche gli operatori turistici. Vorremmo fare rapidamente, al di là delle fasce d’età, l’immunizzazione di Ischia, Capri e Procida anche per avviare una campagna di promozione turistica internazionale”.

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