Si è tenuto ieri a Villa Pamphilj a Roma, il Global Health Summit presieduto dal premier Mario Draghi e dalla Presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Obiettivo dell’incontro co-organizzato dall’Italia nel suo anno di presidenza di turno del G20 e dalla Commissione europea, condividere quanto si è “appreso” a caro prezzo dall’attuale pandemia, per non ritrovarsi impreparati di fronte a eventuali nuove crisi sanitarie che potrebbero aver luogo a livello europeo e mondiale.


Al Summit hanno partecipato oltre 20 paesi, le organizzazioni internazionale e gli organismi sanitari globali, i cui rappresentanti saranno collegati in videoconferenza, nel rispetto del protocollo anti Covid-19.

I lavori si sono conclusi con l’approvazione della “Dichiarazione di Roma”, che traccerà le linee guida per la gestione del prosieguo di questa pandemia e gli interventi da attuare per la prevenzione e la gestione di quelle future.

Nel pre-summit, iniziato alle 12.00, sono intervenuti esperti e personalità fortemente impegnate nella lotta a virus e alla crisi economica che sta condizionando la vita in tutto il mondo, come Silvio Brusaferro, Bill Gates, Mario Monti e Lawrence Summers nonché commissari europei Kyruakides, Gentiloni, Lenarcic, Urpilainen.

Il tavolo dei lavori è stato aperto dal Presidente Draghi che ha dichiarato “Dobbiamo vaccinare il mondo e farlo rapidamente”, aggiungendo “La pandemia ha sottolineato la straordinaria importanza della cooperazione internazionale”. Ora è importante capire “cosa è andato male”, cosa non ha funzionato in questa lunga battaglia al Sars-CoV-2 dalla quale, non solo l’Europa, ma il globo intero non è ancora uscito vincitore.

“Nel prepararci alla prossima pandemia – ha affermato il capo del Governo italiano –  la nostra priorità ora è vincere quella attuale”.


Non solo. Secondo la presidente della Commissione europea von der Leyen, è altresì necessario che i “vaccini vengano dati a tutti e ovunque”, condividendo ove possibile anche la “capacità di produzione”.

“La prima lezione che ho imparato dalla pandemia – ha commentato la von der Leyen – è quanto abbiamo bisogno gli uni degli altri e quanto i governanti devono lavorare con scienziati, esperti, operatori sanitari, aziende farmaceutiche e sicuramente con la società civile”. La presidente della Commissione Europea ha a tal proposito annunciato che saranno donate “100 milioni di dosi ai Paesi a basso medio reddito entro il 2021”.

A tal proposito è intervenuta anche la commissaria Ue alla salute, Stella Kiriakides che ha spiegato: “La pandemia di Covid ci ha mandato il messaggio che nessuno è al sicuro se non sono tutti al sicuro”.

Anche secondo il magnate Bill Gates, copresidente della Melissa e Billa Gates Foundation “…è tempo di mostrare leadership e solidarietà”, affinché “tutti possano beneficiare” delle scoperte in campo scientifico e dei vaccini. “Molti paesi hanno già dato il loro contributo – ha continuato Gates – ma non è ancora abbastanza per controllare il Covid-19”. Il creatore della Microsoft ha auspicato, infatti, che i Paesi in possesso di vaccini eccedenti rispetto alla propria popolazione decidano di condividerli con chi non ne ha, nel nome di un benessere comune.


Un ringraziamento sentito è stato espresso dalla von der Leyen nei confronti della comunità scientifica.

“Se oggi abbiamo una speranza – ha sottolineato – lo dobbiamo a uomini e donne che hanno dedicato la loro vita alla scienza” e a tutti “gli operatori sanitari che hanno lavorato senza sosta e salvato vite” senza mai demordere, mettendosi al servizio del prossimo “anche quando non c’era più niente da fare”.

“C’è un legame tra salute, povertà e peggioramento ambientale”. Ha affermato dal canto suo, Brusaferro, portavoce del Comitato Tecnico Scientifico italiano e proseguendo ha dichiarato: “Ora è necessario mettere in campo investimenti per costruire anche la struttura che preparerà le risposte alle nuove pandemie”.

Dello stesso avviso Paolo Gentiloni, commissario europeo all’economia secondo il quale “il mondo non può permettersi che la crisi sanitaria provocata dal coronavirus si trasformi in una crisi del debito per qualcuno”.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteVaccini, De Luca scrive a Figliuolo: “Noi regione più giovane, più dosi alla Campania”
SuccessivoGragnano, arrestati due diciottenni per l’accoltellamento del 3 maggio scorso
IGV News
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio. Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.