In autunno potrebbe partire la somministrazione dei vaccini anti Covid-19 anche ai più piccoli.
Ad annunciarlo Franco Locatelli, il coordinatore del Cts e direttore del Dipartimento di Oncoematologia, Terapia Cellulare, Terapie Geniche e Trapianto Emopoietico dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, secondo il quale “da novembre, il vaccino” potrebbe essere autorizzato e disponibile anche per i bambini sotto i 12 anni.
“Io ritengo che sia necessario vaccinare anche i più piccoli – ha dichiarato l’esperto chiarendo che – da inizio pandemia sono stati colpiti anche bambini di età inferiore ai 10 anni” e questo a dimostrazione di come il virus non faccia alcuna distinzione fra adulti e bambini.
“Vaccinando i bambini – ha spiegato – eviteremo focolai anche nelle scuole elementari e dunque il ricorso alla didattica a distanza. Limiteremo la circolazione del virus e la possibilità che contagino genitori e nonni. Sia la società pediatrica italiana, sia quella americana sono favorevoli alla vaccinazione dei bambini”.
L’appello alla vaccinazione dei più piccoli arriva, infatti anche dalla Sip, Società Italiana di Pediatria che ha sollecitato le autorità competenti, attraverso tutti i suoi canali social ufficiali, affinché si accelerino i tempi delle verifiche e delle autorizzazioni e si arrivi a dotare di “uno scudo sicuro ed efficace” anche i più piccoli.
Si avverte l’esigenza di beneficiare di uno specifico intervento di prevenzione vaccinale Covid19 per la popolazione pediatrica – si legge nelle note – in maniera tale da poter permettere di prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”.
Il timore dei pediatri italiani è rafforzato dai dati emersi e resi noti dall’American Academy of Pediatrics, secondo cui a fine luglio si è assistito ad un aumento pari al doppio, dei casi di contagio in età pediatrica.
“La variante Delta – hanno rilevato i pediatri statunitensi – dilaga e mette sempre più in pericolo la salute dei bambini che occupano ormai il 19% del bollettino settimanale americano. Da inizio pandemia – si legge nel documento – 350 bambini sono morti a causa del Covid 19. E milioni di minori hanno pagato un altissimo prezzo in termine di isolamento sociale, perdita di nonni e genitori, interruzione della scuola e delle attività educative in generale. Non si può più attendere – hanno concluso gli esperti – va accelerata l’autorizzazione del vaccino anche per i più piccoli, al momento esclusi dal piano di immunizzazione contro il Covid 19”.
Alla voce di Locatelli e dei pediatri italiani ed americani si aggiunge quella dell’infettivologo dell’Ospedale Sacco, Massimo Galli secondo il quale “il vaccino per gli under 12 è fondamentale perché, con la riapertura delle scuole, la diffusione fra i bambini fa da elemento di diffusione incoercibile. In altre parole, senza aver vaccinato tutta la popolazione, bambini compresi, la possibilità di contenere il fenomeno diventa complicata”.
Eppure mentre si discute sulla possibilità di allargare la campagna vaccinale agli under 12, resta ancora restia alla chiamata vaccinale una larga fetta della popolazione, che occorre sensibilizzare sulla necessità di sottoporsi alla somministrazione. L’immunizzazione, ripetono gli esperti resta l’unica arma in nostro possesso per debellare questo terribile virus a tutte le età.
“I 50enni che ancora non si sono vaccinati bisogna convincerli dicendo loro che se si aspetta di scamparla grazie al vaccino degli altri, con la variante Delta in circolazione possono lasciar perdere questa speranza – ha precisato Galli – Infatti, è talmente diffusiva che può raggiungere anche persone che hanno attorno molti vaccinati”.
“Che il vaccino non dia una copertura totale rispetto al semplice rischio di infezione lo abbiamo sempre detto – ha spiegato dal canto suo Locatelli – Ma ripeto: l’efficacia rispetto al rischio di andare in terapia intensiva o di morire è del 97 per cento”.
Dunque in attesa di conoscere se in autunno sarà confermata o meno la possibilità per gli under 12 di poter aderire alla campagna vaccinale e potersi sottoporre alla somministrazione di un vaccino che possa aiutarci a sconfiggere il male oscuro che ci attanaglia da quasi due anni, la parola d’ordine resta “vacciniamoci”.