Il Verona si rivela ancora una volta una maledizione per il Napoli: con un altro 1-1 i gialloblu frenano gli azzurri, in una partita ricca di proteste, con due cartellini rossi per gli scaligeri nel finale.
Napoli che stavolta non è riuscito a scacciare i fantasmi di una mancata vittoria, nonostante le numerose occasioni e il tifo assordante degli ultras, che come già detto sono tornati a riempire gli spalti della curva A.
Partita intensa, pienissima di colpi di scena da ambo i lati. Il Verona è venuto a Napoli a giocarsi la partita, il Napoli è riuscito ad evitare la sconfitta con il gol di Simeone, anche se è un pareggio che lascia Spalletti a bocca asciutta. Al Napoli è successo di tutto: almeno quattro episodi in area scaligera da rivedere, dove anche il Var era “distratto”, due pali, incredibili occasioni gettate alle ortiche…
E a questo punto c’è da fare una parentesi sul pessimo arbitraggio di Ayroldi, che ha azzeccato pochissime scelte: l’arbitro di Molfetta non ha convalidato molti falli netti per il Napoli, non ha saputo gestire una partita che già di per sé era da immaginarsi nervosa, si è dimostrato poco competente anche quando diverse volte si è trattato di rimettere la palla in gioco. Risultato: si è giocato pochissimo, specialmente nel secondo tempo, quando ci si fermava a occhio e croce ogni minuto.
Oltre ai tanti falli non fischiati e al nervosismo causato, Ayroldi si è lasciato sfuggire anche due rigori clamorosi. Prima Osimhen viene sgambettato da Faraoni e l’arbitro di rigore non ne parla proprio: anzi, secondo lui il fallo è del nigeriano. Nel secondo episodio c’è invece un braccio molto largo di Dawidowicz su un tiro di Insigne: anche qui di rigore neanche l’ombra. Per Ayroldi questi due rigori annullati sono il punto esclamativo di una serata pessima. Arbitraggio assolutamente inaccettabile.
Osimhen è sembrato in difficoltà, un po’ come tutto il Napoli che avrebbe dovuto mettere in campo un ritmo più veloce. Per carità, le occasioni sono state tantissime, ma c’è stato poco da fare di fronte alla cattiveria agonistica messa in mostra dal Verona. Anche la sfortuna ha caratterizzato questa partita: nel primo tempo Osimhen colpisce il palo su un ottimo tiro di sinistro, montante anche per Mertens durante l’assedio finale.
Il Verona è partito benissimo, mettendo subito in difficoltà il Napoli: dopo 13 minuti di sofferenze Barak scappa sulla fascia e crossa per Simeone che deve solamente depositare la palla in rete. Lo svantaggio dura solo 5 minuti, perché sugli sviluppi di un calcio di punizione l’ultima parola è di Di Lorenzo, che fa passare la palla sotto le gambe di Montipò.
Si sa poi come è andata a finire: Verona spesso pericoloso, tutto pressing e cuore, Napoli che ha in mano il pallino del gioco ma che non riesce a concretizzare. Si è sentita anche la mancanza di Koulibaly in difesa, alla quale Juan Jesus e Rrahmani non hanno saputo rispondere alla grande.
Verona rognoso, Napoli poco incisivo, partita nervosa, arbitraggio pessimo: alla fine il Napoli strappa solo un punto. E ora il primo posto è a rischio: serve una vittoria dell’Inter nel derby di Milano per mantenere la prima posizione.
Giuseppe Garofalo