Giovedi 18 novembre presso la storica libreria Feltrinelli di via dei Greci nel cuore di Napoli, lo scrittore pomiglianese Mario Volpe ha presentato, il suo ultimo romanzo la “Donna dei grilli”. Una serata di grande interesse anche grazie alla presentazione e alla interazione dello scrittore, sceneggiatore e giornalista partenopeo Angelo Petrella.
L’incontro con i due autori è stata supportata dalle letture di alcuni brani del romanzo che l’attrice partenopea Rosaria De Cicco, nota al pubblico per aver recitato affiancando artisti come Nello Mascia e interpretando ruoli in film del regista Ferzan Ozpetek di grande successo come “Le fate ignoranti”, ha regalato al pubblico trascinandolo nella suggestiva storia di nonna Mei, personaggio centrale della storia e del quartiere cinese di Liwan.
La storia di una donna, Mei, raccontata da sua nipote ci trasporta in una Cina a cavallo tra gli anni 80 e il 2000, nel ventennio che ha portato alla feroce e ambiziosa crescita del progresso e della tecnologia di uno stato che ad oggi risulta la prima potenza mondiale in competizione solo con gli USA. Questo romanzo non è solo il ricordo della fanciullezza di una nipote nel racconto della vita di sua nonna che l’ha cresciuta, ma è la storia del dramma di un popolo che lotta per la sua libertà. Questa libertà che ancora oggi non è stata conquistata ma che paradossalmente trova la sua essenza nel rispetto che questo popolo riesce ad avere per le regole che vengono proprio da quella dittatura che ha portato la tigre asiatica sul podio del mondo.
Ricordiamo che Volpe è al suo secondo romanzo, meno di un anno fa è stato presentato al pubblico “Un treno per Shanghai”, storia e avventura di due napoletani Salvatore e Gaetano che come i mitici Totò e Peppino, in un viaggio in treno dall’Italia arriveranno in Cina, con una serie di intrecci e di avventure che avvolgono il lettore e lo tengono ancorato al libro fino all’ultima pagina nell’attesa di conoscere il finale di questa storia tragi-comica dei due personaggi. Il libro ha venduto numerose copie decretandone il successo.
“Sono un autore partenopeo che conosce meglio l’oriente che la sua città natale, tanto che ne ho fatto il nucleo di ogni mio prodotto letterale, spesso mi capita di dover usare il navigatore per recarmi nelle strade di Napoli”, cosi dichiara ironicamente lo scrittore durante la serata. Questo legame con la Cina viene dalla sua professione, infatti Volpe è imprenditore da tre generazioni, le sue attività lo hanno portato ad avere una stretta collaborazione con il mercato cinese e con il suo popolo. Questi costanti viaggi, un po’ come lui stesso dice, gli hanno fatto acquisire una sorta di adozione Cinese, improntando la sua produzione letteraria sulla descrizione e sul racconto della storia e delle tradizioni del popolo asiatico.
Cinzia Porcaro